ARRIVA OGGI LA DECISIONE DELL’ALTA CORTE BRITANNICA: SARÀ ACCOLTA AL GASLINI LA BIMBA LONDINESE ALLA QUALE SI VOLEVA “STACCARE LA SPINA”
La storia di Tafida è cominciata il 9 febbraio 2019 quando una malformazione arterio venosa le ha provocato la lacerazione di una vena nel cervello. Dopo l’intervento al Kings College Hospital, la bambina è stata trasferita al London Royal Hospital.
Da allora, vive attaccata a un respiratore ma, per il personale medico inglese che non vede alcuna possibilità di recupero per Tafida, l’unica possibilità sarebbe quella di staccare la bimba dalle macchine che la tengono in vita.
Così, nonostante l’opposizione della famiglia, l’ospedale avanza la richiesta al giudice per mettere la parola fine alla vita di Tafida perché nel “miglior interesse del paziente”.
Stessa cosa era successa ai piccoli Charlie Gard e Alfie Evans ma quello che differenzia il caso di Tafida e che potrebbe aver inciso sulla decisione dell’Alta Corte britannica che oggi ha accolto il ricorso dei genitori, è la fede musulmana della famiglia Raqueeb.
L’avvocato della famiglia, infatti, ha chiesto non solo il diritto alla libertà di cura e di movimento in Europa (il Regno Unito è ancora parte della UE) ma anche la possibilità di un trasferimento in un Paese che tuteli i diritti e la libertà di culto della bambina visto che la religione islamica non contempla alcuna forma di interruzione delle terapie se non nei casi di morte cerebrale, condizione che non riguarda la piccola.
Da qui la richiesta della famiglia di trasferire la Tafida al Gaslini.
“Siamo felici di poter accogliere Tafida all’ospedale Gaslini! Fin da subito abbiamo offerto la disponibilità di accogliere la piccola Tafida e la sua famiglia nel nostro ospedale, poiché non sempre, purtroppo, è possibile guarire, ma sempre è doveroso prendersi cura e offrire spazio di accudimento ed accoglienza. Questo tempo, che viene offerto a Tafida e alla sua famiglia, è una condizione di dignità e qualità di vita, che da sempre al Gaslini viene offerto ai bambini di tutte le nazionalità e in tutte le condizioni. E in questo, ancora una volta, portiamo avanti la missione del nostro fondatore, rivolta ai bambini di ogni condizione, di ogni dove e in ogni tempo”, dichiara Paolo Petralia, Direttore Generale Istituto Giannina Gaslini di Genova.
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