Gli Ebrei a Genova

Alla fine del diciassettesimo secolo gli ebrei a Genova erano obbligati ad andare in chiesa a sentire i sermoni. Loro spesso ricorrevano a contromosse, mettendosi dei tappi di cera nelle orecchie. All’uscita dalle funzioni religiose, sempre scortati da mercenari tedeschi, venivano offesi dalla popolazione che per strada li bersagliava con uova marce, pomodori, torsi di cavoli, spesso anche pietre. Ma a Genova era una specie di paradiso, perchè a Roma  era uso durante le feste obbligarli a fare corse nei sacchi incitandoli a suon di bastonate. A Tolosa, per Pasqua, era d’uso farli schiaffeggiare dai preti per ricordargli il male fatto a Gesù. Genova ebbe sempre un atteggiamento altalenante nei loro confronti. Ciò che infastidiva i genovesi era che, anche in periodi di recessione come quelli della peste del ‘600, le famiglie di sefarditi (ebrei cacciati dalla Spagna),questi nuclei familiari prosperassero. Nel 1674 , quando il ghetto ebraico venne trasferito forzosamente in Piazza dei Tessitori, la comunità ebrea  contò appena 174 unità, la metà di centottanta anni prima quando venne loro concesso di insediarsi in un quartiere fra vico del Campo, vico Untoria e piazzetta Fregoso. Migliori erano le condizioni degli ebrei nelle colonie genovesi, dove facevano affari anche con gli arabi, specialmente in Turchia. Eppure, a fronte di tanto disprezzo, la Repubblica di Genova concesse loro di costruire una sinagoga. pagando, come tutti gli stranieri, per risiedere a Genova, tre soldi  l’anno (una sorta di tassa di soggiorno) destinati all’altare di San Lorenzo.

Mauro Salucci

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Mauro Salucci è nato a Genova. Laureato in Filosofia, sposato e padre di due figli. Apprezzato  cultore di storia, collabora con diverse riviste e periodici. Inoltre è anche apprezzato conferenziere. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive di carattere storico. Annovera la pubblicazione di  “Taccuino su Genova” (2016) e“Madre di Dio”(2017) . “Forti pulsioni” (2018) dedicato a Niccolò Paganini è del 2018 e l’ultima fatica riguarda i Sestieri di Genova

 

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