Genova – Continua la discussione dei quattro ricorsi al TAR presentati da Autostrade per l’Italia contro il Decreto Emergenze, iniziata il 22 maggio scorso e poi rinviata ad oggi per un vizio di forma: mancava la procura notarile dei legali di ASPI.
In particolare, si chiede l’annullamento della nomina di Marco Bucci a Commissario Straordinario per la ricostruzione, e si contestano 3 dei suoi decreti: l’affidamento dei lavori di demolizione e costruzione, avvenuto con una consultazione di mercato e senza gara, l’affidamento del project management al Rina, e la consegna allo stesso Bucci dei monconi di ponte Morandi rimasti in piedi.
Autostrade, che non ha inserito nei ricorsi istanza di sospensiva dei lavori, rivendica per sé l’incarico di esecuzione della nuova opera, appellandosi al testo della convenzione stipulata a suo tempo con ANAS.
Ed è proprio nel corso dell’udienza di oggi che l’avvocato dello Stato, Annamaria Bonomo, avrebbe lanciato l’allarme: “C’è il rischio di un blocco dei lavori. L’obiettivo di Aspi è quello”. Affermazione subito smentita dai legali della società che ribadiscono: “Tesi totalmente infondata. Abbiamo sempre detto che non vogliamo bloccare nulla e abbiamo pagato tutte le somme che ci sono state chieste. Vorremmo però capire a che titolo paghiamo”.
La soluzione dovrebbe arrivare con la pronuncia della sentenza che il Presidente di sezione, Paolo Perugia, annuncia in “tempi brevi”.
Potrebbe interessarti anche:
Emesso il Decreto per la ricostruzione, Bucci: “Non abbiamo fatto nessuna gara e nessun confronto”
Emesso il Decreto per la ricostruzione, Bucci: “Non abbiamo fatto nessuna gara e nessun confronto”
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta