ASPI: SU VIADOTTI A26 LA DIREZIONE DI TRONCO DI GENOVA È DISPONIBILE A FORNIRE QUALUNQUE APPROFONDIMENTO NECESSARIO. VERIFICHE ANCHE DA SOCIETÀ ESTERNE, CHE NON HANNO RILEVATO CRITICITÀ DI ORDINE STATICO
Genova – “Verifiche anche da società esterne, che non hanno rilevato criticità di ordine statico”, così la nota stampa di Autostrade Per l’Italia smentisce le notizie sui 5 viadotti della A26 ed evidenzia che su 4 di queste infrastrutture, già oggetto di normale attività di sorveglianza, è stata effettuata una serie di verifiche ulteriori da parte di società esterne specializzate, che non hanno rilevato criticità di ordine statico.
Sul quinto, il viadotto Baudassina, ASPI informa che i controlli si concluderanno entro la fine di ottobre.
La Direzione I Tronco di Genova – competente per la gestione delle tratte della A7 (Genova – Serravalle), A10 (Genova – Savona), A12 (Genova – Sestri Levante), A26, A26/A7, A26/A4, A8/A26 (diramazione Gallarate – Gattico) – si è quindi resa disponibile a fornire qualsiasi approfondimento necessario sulle analisi svolte e, più in generale, sugli interventi di manutenzione realizzati e in programma.
La nota si conclude con una precisazione sul Trasporto Eccezionale Cram, che secondo le carte degli inquirenti sarebbe transitato sul Pecetti, e puntualizza che “non è mai transitato sul Viadotto Pecetti, in direzione Nord. La richiesta della società di autotrasporto prevedeva infatti un percorso di andata (via Nord della A26) e di ritorno (via Sud): l’autorizzazione per il percorso di andata venne negata dalla Direzione di Tronco di Genova, proprio in seguito alla segnalazione da parte di Spea del difetto su una trave di bordo del viadotto Pecetti (difetto che peraltro era già stato compensato escludendo al traffico la corsia di marcia soprastante). Il Trasporto Eccezionale Cram è transitato quindi soltanto al ritorno sulla via Sud, secondo le specifiche prescrizioni contenute nella relazione Spea”.
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