Allerta arancione a Genova: la situazione a Voltri e Vesima

 

Genova – Prolungata fino alle 18 l’allerta meteo, siamo andati a verificare qual è la situazione a Voltri e Vesima dopo la pioggia incessante di stanotte, tra allagamenti, frane, e torrenti sorvegliati speciali.
Da queste parti a far paura sono il Leira e il Cerusa, che hanno alle spalle una lunga storia di esondazioni: dalla piena del 1970, alle alluvioni del 1993 e del 2014.

La situazione a Vesima è più complicata. Qui la pioggia di stanotte ha causato il distacco del cornicione della galleria Tortuga, in direzione Arenzano.
“Stiamo aspettando che i tecnici di ANAS, cui va la competenza della statale 1 via Aurelia, ci dicano quali sono le tempistiche di messa in sicurezza”, spiega Sergio Gambino, Consigliere comunale con delega alla Protezione Civile.
Al momento Vesima è isolata in attesa della fine dell’allerta, la Statale infatti è chiusa in entrambe le direzioni perché il Comune di Arenzano, dopo la frana del 2016, limita il traffico ogni volta che scatta il livello arancione.

Mentre scriviamo, sul sito ufficiale della Protezione Civile compare l’informazione che  in meno di due ore il fronte della perturbazione ha attraversato il nostro territorio da Ponente verso Levante, confinando in mare aperto la maggior parte dell’attività.
Le precipitazioni hanno dunque abbandonato i confini comunali e i livelli idrometrici monitorati risultano in calo o stazionari per lo smaltimento delle portate, ma comunque tutti al di sotto dei livelli di attenzione.

Questi i millimetri di pioggia caduti nei municipi genovesi dall’inizio della perturbazione:
Municipio VII – Ponente: fra 245 e 396 mm
Municipio VI – Medio Ponente: fra 208 e 260 mm
Municipio V – Val Polcevera: fra 81 e 256 mm
Municipio III e IV – Bassa e Alta Val Bisagno: 12/15 mm
Municipio II – Centro Ovest: fra 25 e 36 mm
Municipio I – Centro Est: 10 mm

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.