Un nuovo record storico per il traffico crocieristico negli scali nazionali: 13,07 milioni di passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti), + 6,2% sulle stime già positive di chiusura 2019.
Si è aperta con questa previsione per il 2020 la nona edizione dell’Italian Cruise Day, il forum annuale di riferimento in Italia per il comparto crocieristico ideato e organizzato da Risposte Turismo che quest’anno, nel suo tour itinerante nei porti del Bel Paese, è sbarcato a Cagliari.
Ad annunciarlo Francesco di Cesare – Presidente Risposte Turismo, durante la presentazione del nuovo Italian Cruise Watch, il report di ricerca a cura di Risposte Turismo che analizza i dati di traffico, i trend di mercato e altre informazioni rilevanti per la cruise industry.
Il dato è frutto della proiezione effettuata sulle previsioni di 39 porti crocieristici italiani (rappresentativi del 99% del traffico nazionale in movimento passeggeri e del 97% delle toccate nave sul totale Italia), e tiene conto di altri fattori capaci di incidere sulle stime di traffico nel medio periodo tra cui i possibili cambi nel posizionamento delle navi durante la stagione, le condizioni meteomarine e l’occupazione media attesa delle navi.
Civitavecchia sempre più leader: sfiorerà i 2,7 milioni di crocieristi movimentati
Nel dettaglio dei singoli porti, Civitavecchia consoliderà la propria leadership in classifica con 2,69 milioni di passeggeri movimentati (+0,5% sulle stime di chiusura 2019), e per la prima volta nella sua storia con oltre un milione di turisti in imbarco o sbarco (2° homeport italiano dopo Venezia).
Su Venezia pesa lo stallo decisionale
Alle sue spalle si conferma Venezia con 1,52 milioni di passeggeri movimentati (-1,6% sulle stime di chiusura 2019), un dato che resta stabile negli ultimi anni in attesa di soluzione dell’annosa questione del transito delle navi in laguna.
2020 anno di record per Napoli, Genova, Livorno e non solo
Al terzo posto si posizionerà Napoli che, qualora le previsioni fossero confermate (+3,7%), potrebbe registrare un nuovo record assoluto di crocieristi movimentati, grazie ad ulteriori 20 toccate ed una crescita nei transiti così come negli imbarchi/sbarchi.
Ai piedi del podio, staccata di poche lunghezze, Genova, in virtù di 1,38 milioni di passeggeri movimentati previsti (+2,2%), in ulteriore leggera crescita dopo il +33,5% che si sta registrando in questa stagione e grazie a frequenti operazioni di imbarco e sbarco anche nei mesi invernali.
Al quinto posto Livorno (923 mila passeggeri movimentati, +10,1%), in crescita a doppia cifra grazie ad un calendario accosti distribuito su tutto l’anno, con maggio e ottobre che conteranno il maggior numero di toccate (57 e 60).
Tra gli altri scali – stando alle comunicazioni fornite dalle società di gestione dei terminal – spiccano le positive variazioni di traffico attese a La Spezia (900 mila passeggeri movimentati, + 38,5%) e, con valori assoluti più contenuti, Trieste (217 mila passeggeri movimentati, +81,9%) e Ravenna (85 mila passeggeri movimentati, +387,3%).
Per quanto riguarda la classifica delle toccate nave, secondo le previsioni di Risposte Turismo il 2020 vedrà Civitavecchia guidare questa classifica (827 toccate, +1,7%), al secondo posto Napoli (475, +4,2%) che supera Venezia (470, -6,4%) rispetto alla classifica stimata a fine 2019.
Francesco di Cesare – Presidente di Risposte Turismo – ha dichiarato: «Fino a qualche anno fa la dimensione del traffico crocieristico in Italia galleggiava attorno alla soglia degli 11 milioni di movimenti passeggeri: il trend di crescita sostenuta nel triennio 2018-2020 ha consentito e consentirà di raggiungere prima l’obiettivo dei 12 e poi dei 13 milioni. Traguardi importanti, resi possibili dalle scelte di itinerario delle compagnie così come dagli sforzi compiuti dalle Autorità di Sistema Portuale, dalle società di gestione dei terminal e dai molti altri operatori che completano la necessaria catena di produzione»
«Si tratta però, ora, di gestire al meglio questi volumi e quelli che verranno – ha proseguito di Cesare – e tale gestione andrà declinata nella pianificazione di interventi e soluzioni a beneficio di una condivisa e responsabile sostenibilità ambientale e sociale, di un ancor più qualificato impatto economico a livello locale, e infine di una lettura complessiva di cosa possa rappresentare per il Paese l’industria crocieristica».
I porti crocieristici italiani: caratteristiche, investimenti e prospettive
Italian Cruise Watch ha inoltre analizzato anche quest’anno molti altri aspetti del comparto crocieristico. Un settore che vede l’Italia leader anche in termini occupazionali: l’incrocio delle stime disponibili (fonte CLIA) vede il nostro paese concentrare il 10,7% dei lavoratori nella7 crocieristica mondiale.
Per quanto riguarda l’analisi della portualità crocieristica, sono state identificate 39 strutture terminalistiche dedicate alla gestione della movimentazione dei passeggeri. Ed inoltre, sempre secondo l’indagine effettuata da Risposte Turismo, i porti che hanno a disposizione il maggior numero di banchine dedicate al traffico crocieristico sono Civitavecchia e Livorno (9), seguite da Venezia (7).
Sono invece Livorno e Genova i porti con il maggior numero di banchine potenzialmente dedicabili alle navi da crociera (rispettivamente 13 e 12).
Con riferimento all’evoluzione del numero di terminal passeggeri dedicati alle navi da crociera, il report di Risposte Turismo evidenzia per il 2020 l’entrata in funzione di 3 nuove strutture (Taranto, Messina e Palermo) che porteranno il numero complessivo a 42.
Per quanto riguarda invece i principali interventi in programma a supporto della crocieristica, emergono lavori in numerosi porti italiani, tra essi quelli in corso a Savona su più fronti – che porteranno lo scalo a riacquisire piena funzionalità proprio nel 2020 – dal dragaggio dei fondali alla ristrutturazione del terminal Ovest a quelli di lungo termine di Ancona e La Spezia, entrambi collegati a nuovi terminal crocieristici ed il riassetto del waterfront cittadino. Poche invece le vere novità relative ad iniziative pensate per e dedicate ai crocieristi.
Con riferimento all’analisi degli itinerari e degli scali scelti dalle compagnie, a fine 2019 il porto leader per varietà di portafoglio clienti sarà Civitavecchia (in cui scalano quasi il 55% delle compagnie crocieristiche operative in Italia), davanti a Venezia (scelta dal 48,5% delle compagnie che toccano i porti italiani) e Livorno (45,5%).
La compagnia che, nell’anno in corso, ha fatto scalo nel maggior numero di porti italiani (24) è stata Ponant Cruises, seguita da Marella / Thompson Cruises (23) e da Silversea (22).
«Il settore delle crociere – ha dichiarato Tom Boardley, segretario generale Clia Europa – rappresenta solo il 2% di flussi turistici mondiali che crescono incredibilmente e ha pertanto enormi margini e potenzialità. Di fronte a questa crescente domanda le compagnie stanno ampliando la loro offerta, con nuovi viaggi, nuove navi e nuove destinazioni. A tale scopo collaborano a stretto contatto con istituzioni locali e autorità portuali, il cui lavoro è fondamentale per intercettare i flussi, rispondere alle esigenze dei crocieristi e garantire la crescita del comparto».
Giovani italiani under 30 e crociere: un mercato ad alto potenziale per le compagnie
L’edizione 2019 di Italian Cruise Watch ha infine indagato le caratteristiche, le preferenze e le propensioni di uno specifico segmento di domanda attuale e potenziale: i giovani italiani under 30.
Dall’analisi di un campione di circa 2.700 rispondenti di età compresa tra i 18 e i 30 anni è emerso come la maggioranza abbia già realizzato una vacanza in crociera.
Tra i giovani italiani che hanno già effettuato una crociera, prevalentemente in coppia o con amici, il 40% è già stato a bordo tra le due e le quattro volte e il 67% si è dichiarato molto soddisfatto dell’esperienza vissuta, percentuale che raggiunge quasi il 100% nel consigliare o nel propendere per una nuova crociera nel prossimo futuro.
Le motivazioni alla base della scelta di questo prodotto sono da ricercarsi principalmente nellapossibilità di visitare più luoghi in un’unica vacanza (68%) e nella curiosità e nel confronto vincente tra una crociera e altre tipologie di vacanza (rispettivamente, 26% e 24%).
Per quanto riguarda destinazioni preferite, i giovani crocieristi italiani hanno scelto per lo più itinerari mediterranei – orientale o occidentale – (80%), mentre sono molti meno quelli che si sono spinti fino ai Caraibi o nei mari del Nord Europa (14%).
La spesa complessiva procapite sostenuta per una vacanza in crociera si attesta intorno ai 1.500 euro.
Tra gli italiani under 30 che, invece, non sono mai andati in crociera, emerge comunque una forte propensione per questa forma di vacanza (91%), spinta che finora non si è concretizzata per via di un costo ritenuto elevato (54%), per aver alla fine preferito, fino ad oggi, altre soluzioni di vacanza (29%) e dal non aver trovato offerta adatte alle loro esigenze (26%).
Le destinazioni preferite per un’eventuale futura vacanza in crociera sono risultate i Caraibi (34%), i Mari del Nord Baltico (19%) e il Mediterraneo occidentale – Italia tirrenica, Spagna e Francia (16%)
La monografia realizzata da Risposte Turismo evidenzia infine come, per chi non è mai stato in crociera, la variabile offerte (sconti speciali sul prezzo) rappresenti il fattore decisivo per valutare questa forma di vacanza (52%), seguita dalla possibilità di visitare luoghi difficilmente raggiungibili con altre modalità (45%) e dalla possibilità di avere maggiore tempo libero durante le escursioni (37%).
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