Reggio Calabria: arrestati due scafisti, avevano trasportato in Italia 45 clandestini dalla Turchia

GLI EXTRACOMUNITARI, SBARCATI IL 14 OTTOBRE SULLE SPIAGGE DI ROCCELLA JONICA, AVEVANO PAGATO IL VIAGGIO 8.000 DOLLARI A TESTA

Reggio Calabria – Sono due i soggetti extracomunitari sottoposti, lo scorso 15 ottobre, a fermo di indiziato di delitto dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e dai militari della Compagnia di Bianco (RC), a conclusione di serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri.

GLI ARRESTATI

I due fermati – un uomo di nazionalità ucraina classe ’87 e uno moldavo classe ’98 – sono gravemente indiziati di essere stati al comando di una delle due imbarcazioni a vela, di circa dodici metri, a bordo delle quali hanno viaggiato i 109 cittadini extracomunitari soccorsi al largo delle coste Joniche dalla motovedetta CP 326 della Guardia Costiera, poi fatti sbarcare nel porto di Roccella Jonica (RC).

LE INDAGINI

Gli investigatori, che hanno operato per tutta la notte sentendo presso gli uffici del Commissariato di Siderno numerosi testimoni, hanno ricostruito la dinamica degli eventi dalla quale è emerso un grave quadro indiziario in relazione al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
In particolare, nel corso delle indagini è emerso chei due indagati hanno condotto dalle coste della Turchia, verso il territorio dello Stato italiano, una delle due imbarcazioni a vela di circa 12 metri a bordo della quale hanno viaggiato parte dei migranti giunti al porto di Roccella Jonica il 14 ottobre scorso, procurando in tal modo l’ingresso illegale di 45 stranieri (30 di nazionalità iraniana e 15 di nazionalità irachena) nel territorio dello Stato, privi di cittadinanza italiana e di titolo per risiedere permanentemente sul territorio nazionale. I fatti sono aggravati dall’aver consentito l’ingresso in Italia di più di cinque persone, di aver esposto i trasportati a pericolo di vita, di aver sottoposto le persone a trattamento inumano o degradante e di aver commesso il fatto allo scopo di trarre profitto.

SALPATI DALLA TURCHIA SENZA CIBO NÈ ACQUA 

Dalla ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori è emerso che i migranti che erano a bordo dell’imbarcazione, dopo aver pagato ingenti somme di denaro agli organizzatori del viaggio (circa 8.000 dollari ciascuno), sono partiti dalla Turchia alla volta delle coste italiane, il tutto senza scorte di cibo ed acqua ed in precarie condizioni igienico-sanitarie.

AL GABBIO

I due fermati sono stati associati presso la casa Circondariale di Locri in attesa della convalida del fermo e della contestuale ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. di Locri (RC).

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