TRAVERSO (SIAP): “POCHE RISORSE DEDICATE ALL’INTELLIGENCE. SPRECO DI PERSONALE CON INUTILI “PATTUGLIONI”. REGIONE LIGURIA CHE PERSEVERA NEL SOTTOVALUTARE IL FENOMENO DELLE INFILTRAZIONI MAFIOSE E NON NOMINA LA COMMISSIONE REGIONALE ANTIMAFIA
Genova – “La classifica del Sole 24 Ore che fotografa la criminalità nelle 106 province Italiane per il 2018, mette a nudo una situazione per Genova e la Liguria a dir poco grave”.
Queste le dichiarazioni di Roberto Traverso, dirigente nazionale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP), che denuncia lo spreco di personale per “inutili pattuglioni che servono solo a soddisfare le esigenze mediatiche e a sprecare personale, mentre nelle periferie aumenta il degrado sociale“.
“I dati sono pubblici e danno ragione alla linea del SIAP – continua Traverso – che a Genova, come già annunciato, si rivolgerà ai Municipi per dare un contributo al recupero della vivibilità dei quartieri genovesi nei quali l’insicurezza percepita è causata principalmente dall’abbandono sociale del territorio.
Il numero dei reati denunciati sul territorio ligure dà un quadro chiarissimo di una situazione che evidenzia la presenza di chi delinque senza sporcarsi le mani, sfruttando chi vive nei quartieri abbandonati dalle istituzioni e quindi dove aumenta il disagio sociale.
Ribadiamo: la Liguria è la prima Regione d’Italia per i reati denunciati, bisogna che le istituzioni comincino seriamente a rendersene contro.
Gli spunti sono innumerevoli, basta approfondire cosa accade a Genova sul fronte dello spaccio di stupefacenti: seconda provincia in Italia (Imperia sesta).
Oggi finalmente si comincia ad aprire gli occhi sul porto di Genova visto che la Conferenza delle autorità di Pubblica Sicurezza comincia a parlare d’infiltrazioni mafiose nel porto di Genova.
Anche a Savona la situazione dovrebbe essere monitorata e non abbandonata ma ad oggi nessuno ha ancora messo gli occhi sulle conseguenze negative che ci potrebbero essere sul fronte della criminalità organizzata se non si seguirà con attenzione l’imminente insediamento a Vado del colosso del movimento merci rappresentato dalla mega compagnia Maersk.
Per non parlare della provincia d’Imperia dove gli organici sono al collasso perché non in grado di supportare la mole enorme di carichi di lavoro dovuti alle denunce per i reati commessi che interessano fronti investigativi diversi. Organici che sono anche subissati da servizi di ordine pubblico nel tentativo di dare una risposta su un territorio dove la presenza della frontiera francese condiziona pesantemente i carichi di lavoro della Polizia di Stato”.
NEL DETTAGLIO LA CLASSIFICA PER ALCUNI REATI PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI
“È sufficiente analizzare questi dati per rendersi conto di come sia assolutamente necessario investire sull’attività investigativa sul territorio – conclude Traverso -, e invece la percentuale del personale in forza alle squadre di polizia giudiziaria delle Squadre Mobili, dei Commissariati oppure delle Squadre in servizio presso le Specialità della Polizia di Stato sul territorio ligure è molto bassa visto che in media raggiunge con difficoltà il 10-15% del personale disponibile.
Un dato a dir poco insufficiente.
La politica e le istituzioni locali non ci aiutano ad incentivare il rafforzamento dell’intelligence visto che le istituzioni locali continuano a chiedere la presenza spot di poliziotti sul territorio, invece di valorizzare la specificità professionale della Polizia Municipale e ancor peggio non hanno ancora aperto un dibattito serio e costruttivo sulle vere esigenze di sicurezza sul territorio ligure a partire dalla mancata costituzione della Commissione Antimafia che pur essendo prevista da più di 10 anni non è mai stata nominata.
Per questo oltre a continuare a rapportarci con i municipi genovesi chiederemo di essere auditi dal Consiglio Regionale, in modo da sensibilizzare chi di competenza attraverso un contributo tecnico, affinché si prenda finalmente coscienza delle reali priorità per la sicurezza della Liguria”.
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