Genova – È notizia di ieri quella del ritiro di Arcelor Mittal, che restituisce ILVA allo Stato. La colpa andrebbe alla caduta dello scudo, che cancella l’immunità penale sul piano ambientale, e all’ipotesi di spegnimento dell’altoforno 2 dello stabilimento di Taranto per mancata adozione delle prescrizioni di sicurezza.
“Un pasticcio quello che ha fatto il Governo – dichiara il Segretario Generale FIOM-CGIL, Bruno Manganaro – che ha giocato su un contratto firmato un anno fa e ha dato a Mittal più potere di decidere il futuro”.
Ma cosa è successo?
Con il recente dl Imprese, il Governo ha cancellato lo scudo penale che era stato previsto per le aree ex-ILVA nel 2015 e che garantiva l’immunità penale fino al 2023, data di scadenza delle cosiddette attività AIA, attuative del risanamento ambientale. Con questa mossa, denunciano i sindacati, il Governo avrebbe dato al colosso anglo indiano dell’acciaio un pretesto per lasciare l’Italia.
Così Manganaro: “Mittal aveva già detto mesi fa che se venivano messe in discussione le tutele penali, e se la procura di Taranto chiudeva l’altoforno, loro se ne sarebbero andati. Tutti sapevano tutto, e questo non è stato un fulmine a ciel sereno”.
A rimetterci come sempre sono i lavoratori: “Il Governo ha giocato col fuoco – continua Manganaro – e ha giocato sulla pelle di 20.000 lavoratori e delle loro famiglie, senza fare nulla affinché Mittal, che oggi è l’unica in grado di gestire questi stabilimenti in Italia, rimanesse rispettando i termini del patto che abbiamo firmato un anno fa”.
“Hanno messo in moto un pasticcio che è molto più grande di quello che pensano tutti – conclude Manganaro – perché a questo punto entrano in ballo i problemi per Fincantieri che acquista dall’ILVA le lamiere per le sue navi e se l’ILVA chiude dove le prende? È arrivato il momento per il Governo di assumersi delle responsabilità e di decidere una volta per tutte se considera la siderurgia strategica per il Paese. Noi siamo pronti alla mobilitazione, questo è sicuro”.
Mentre scriviamo si conclude il vertice a Palazzo Chigi tra il premier Conte e la famiglia Mittal, è attesa in serata la conferenza stampa dell’esecutivo.
Simona Tarzia
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