Viareggio – Vissuto dai parenti delle vittime delle stragi italiane come l’ennesima beffa di uno Stato che non ce la fa neppure ad assicurare loro giustizia, sta finalmente per cambiare il regime della prescrizione.
Con la nuova legge, che entrerà in vigore a gennaio 2020, la prescrizione si bloccherà dopo la sentenza di primo grado.
“Un passo importante per chi trascorre anni nelle aule di tribunale e sopporta processi lunghi e dolorosi – scrive in una nota stampa il Coordinamento Nazionale “Noi non dimentichiamo” -. Siamo uomini e donne meno fortunati di altri, siamo tanti e ogni anno, purtroppo, destinati a crescere perché i disastri italiani continuano a ritmo incessante.La vita ci ha messo alla prova togliendoci gli affetti più cari, scomparsi sul lavoro, per l’amianto, sotto le macerie di un terremoto, dentro le loro case incendiate da un treno carico di GPL, sotto il crollo di un ponte o di una scuola elementare”…
“Tutte le associazioni che fanno parte della nostra Rete Nazionale – continua il Coordinamento che raccoglie le famiglie delle vittime delle più grandi stragi italiane, dal Vajont al Morandi – aspettano una giustizia che stenta ad emergere, un diritto sacrosanto che il nostro Stato dovrebbe rispettare perché sancito dalla nostra Costituzione.
Abbiamo incontrato più volte il Ministro della Giustizia che ci ha ascoltati, ha accolto le nostre richieste sintetizzate in un documento dove chiediamo 4 punti fondamentali che possono portare un contributo alla Riforma della Giustizia.
Uno di questi è la riforma della Prescrizione che finalmente è diventata legge ed entrerà in vigore dal primo gennaio 2020, congelando il decorso una volta chiuso il giudizio di primo grado.
La Prescrizione ha colpito duramente i processi di molte nostre associazioni e lo farà con altre nel prossimo futuro, cancellando di fatto molti capi di imputazione per cui gli imputati dovrebbero essere giudicati.
Per i familiari delle vittime questa legge rappresenta un traguardo importante, è una garanzia per il giusto riconoscimento delle nostre ragioni.
Quindi – conclude il Comitato Nazionale – seguiremo con attenzione il dibattito parlamentare dei prossimi giorni, sostenendo il Ministro Alfonso Bonafede, riservandoci di essere presenti davanti alle sedi opportune, nel caso in cui questo importante risultato venga distorto o perda di credibilità”.
La nota stampa si conclude con le firme di tutte le associazioni e i comitati che fanno parte della Rete.
Un elenco di nomi che dichiara l’inadeguatezza di uno Stato che troppo spesso si è reso complice di chi non ha voluto assumersi le proprie responsabilità e ha commesso crimini atroci.
Gloria Puccetti
Presidente del Coordinamento Nazionale “Noi non dimentichiamo”
Comitato Matteo Valenti
Vittime della scuola di S.Giuliano di Puglia
Associazione familiari vittime Thyssen Krupp
Associazione 140 familiari vittime Moby Prince
Comitato familiari Vittime casa dello studente L’Aquila
Il mondo che vorrei Onlus Viareggio
Associazione vittime Salvemini
Associazione 309 martiri dell’Aquila
Comitato ricordo vittime Ponte Morandi
Associazione Ilva di Taranto
Adele Chiello crollo Torre Piloti Genova
Associazione Anna Aloysi incidente ferroviario Andria e Corato Comitato Emilia Vite scosse
Associazione Il sorriso di Filippo
Fondazione 6 aprile per la vita L’Aquila
Comitato vittime di Rigopiano
Associazione per la memoria del Vajont
Genitori generazione Erasmus 20 marzo 2016
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