Crollo viadotto A6, la portavoce dei parenti delle vittime del Morandi: “Basta roulette russe. I cittadini vanno protetti con la prevenzione seria”

“Per noi ieri è stato come tornare indietro di 15 mesi e ci ha lasciati ancora una volta senza fiato”.

Queste le parole di Egle Possetti, Portavoce del Comitato Ricordo Vittime di Ponte Morandi, dopo il crollo del viadotto sulla A6 Savona-Torino, ieri pomeriggio. Un episodio che a soli 15 mesi da quel doloroso 14 agosto 2018, ha riaperto le ferite di chi sotto il cemento armato ha perso i suoi cari.

“In relazione al crollo avvenuto ieri sulla A6 non possiamo esimerci da una nostra riflessione, per pura casualità e per immensa fortuna non sono decedute altre persone innocenti, e non ci sono altri famigliari sprofondati nel dolore.
I cittadini devono essere protetti, solo con la prevenzione seria, come abbiamo più volte ribadito possiamo eliminare tutte le tragedie evitabili.

Vogliamo un impegno serio del nostro Governo e del Parlamento affinché il nostro paese sia messo in sicurezza dal rischio infrastrutture, idrogeologico, sismico, ecc., e ogni viaggio non diventi una roulette russa.
Per noi ieri è stato come tornare indietro di 15 mesi e ci ha lasciati ancora una volta senza fiato.

Tante associazioni di famigliari deceduti per assurde tragedie aspettano un segno di inversione di rotta e di navigazione verso la giustizia”.

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