Genova – La sede di Amiu Bonifiche Spa è rimasta distrutta nel crollo del viadotto Morandi, il 14 agosto 2018. Da quella data i dipendenti della società partecipata del gruppo Amiu sono stati dislocati in diverse sedi provvisorie: gli uffici al Matitone, il personale tecnico in corso Martinetti, gli addetti alle derattizzazioni, disinfestazioni e al servizio di igienizzazione del Centro Storico nell’ex area “Cerosillo”, in Valbisagno, insieme alla parte restante del magazzino.
Queste collocazioni precarie, e peraltro poco funzionali, hanno trovato soluzione con la scelta del Comune di Genova di trasferire tutti nella sede dell’Ex Bullonital, in via San Felice, un edificio “di proprietà del Dott. Paolo Marsano, ex Presidente dei giovani industriali e vicino al Sindaco Bucci e all’Amministratore Unico di AMIU Bonifiche S.p.a., Dott. Pietro Moltini”, scrivono i consiglieri grillini in un esposto alla Procura della Repubblica datato 28 novembre.
“La predetta decisione – si legge nelle carte firmate M5S – veniva assunta dal Comune di Genova in maniera autoritaria e senza alcuna procedura di evidenza pubblica e, a parere degli esponenti, in modo poco trasparente, soprattutto in relazione ai criteri che avevano portato a selezionare come sede di AMIU Bonifiche S.p.a. (e a stipulare un contratto di locazione), lo stabilimento di Via San Felice 25. È noto, infatti, che AMIU S.p.a. è una società pubblica-partecipata e che pertanto le risorse finanziarie che vengono utilizzate per la predetta società appartengono all’erario”.
L’esposto precisa ancora che “il contratto di locazione intercorrente fra la P.A. e un privato rientra nella categoria dei contratti privati, in cui la Pubblica Amministrazione agisce su un piano di parità con il privato e soggetto alla disciplina privatistica […], tuttavia permane la necessità di osservare la procedura di evidenza pubblica per la selezione del contraente privato, con ripercussioni per eventuali vizi della predetta procedura sui contratti stipulati”.
Per questi motivi, il 20 settembre di quest’anno, il Consigliere M5S Stefano Giordano ha avanzato un’interrogazione a risposta scritta in cui chiedeva conto della scelta della sede di AMIU Bonifiche S.p.a. e di “…tutte le procedure di ricerca mercato, le possibilità logistiche disponibili da parte dell’Amministrazione e considerare la fattibilità economica sulla locazione anziché sull’acquisto, azione dichiaro investimento futuro dell’azienda…”.
A questa interrogazione è seguita la risposta scritta del Comune di Genova, il 16 ottobre, che chiariva: “… La ricerca si è quindi orientata su una struttura che consentisse di concentrare tutto il personale in un’unica sede, con lo scopo di ottimizzare la gestione degli operatori (possibile intercambiabilità) che, in questo modo, possono essere adibiti, di volta in volta, all’attività che necessita; ricomporre in un’unica sede i vari “pezzi” di magazzino sparsi sul territorio (C.so Martinetti, Lungo Bisagno Istria e, tutt’ora, il Pad. C della Fiera di Genova). In tal senso la sede di S. Felice risponde perfettamente alle esigenze diAmiu Bonifiche (…). La locazione avrà durata di anni 12, con possibilità di rinnovo di ulteriori 6 anni. Il canone di locazione è stato stabilito in € 45.000 (quarantacinquemila) per il primo anno e crescerà gradualmente nei successivi 12 anni, sino ad arrivare nel 2031 (dodicesimo anno) a € 100.000 (centomila). L’immobile necessita di alcuni interventi di manutenzione, parte dei quali a carico della proprietà…”.
Sarebbe interessante sapere a quali costi va incontro il Comune di Genova per le parti da ristrutturare che non saranno di competenza della proprietà e soprattutto quali saranno i tempi di consegna dell’immobile.
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