Viaggiare sul 53: la dura vita dei pendolari genovesi

Genova – L’autobus è quella creatura mitologica che va ammaestrata ogni giorno, è il toro di Creta da prendere per le corna, è l’immortale Idra di Lerna che ti uccide solo col respiro… soprattutto quando arriva il caldo estivo.
Ne sanno qualcosa i pendolari che ogni mattina salgono sulla linea 53, da Rivarolo a Sestri passando per Borzoli e Fegino, più simile a un carro merci che a un servizio pubblico.
Schiacciati contro le pareti come le Sardine in piazza, i pendolari lottano a ogni curva per contrastare le porte che cercano di aprirsi in corsa e non cadere in strada.
L’anno scorso, in una di queste porte, una bimba che andava a scuola ci ha lasciato un piede ed è finita al Gaslini.
Viaggi da incubo, insomma. Ma per ora le lamentele dei passeggeri sono rimaste inascoltate.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.