Reggio Calabria – È in corso dalle prime ore di questa mattina un maxi blitz della Polizia di Stato contro alcune cosche storiche della ‘ndrangheta che, oltre a operare nel territorio di origine, si sono infiltrate in modo significativo anche in Umbria.
Il Servizio Centrale Operativo e le Squadre Mobili di Perugia, Catanzaro e Reggio Calabria, sotto la direzione delle Procure Distrettuali di Catanzaro e Reggio Calabria, stanno eseguendo provvedimenti restrittivi e sequestri per circa dieci milioni milioni di euro, nei confronti di appartenenti alle cosche TRAPASSO, MANNOLO e ZOFREO di San Leonardo di Cutro e COMMISSO di Siderno.
I dettagli dell’operazione sono stati resi noti in conferenza stampa dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e dal capo della Direzione centrale anticrimine (Dac) della Polizia Francesco Messina, che hanno chiarito come siano stati 27 i provvedimenti restrittivi, di cui 23 emessi dal gip di Catanzaro – 20 in carcere e 3 ai domiciliari – nei confronti degli appartenenti alle cosche ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e occultamento di armi clandestine, minacce, violenza privata, associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di una serie di reati di natura contabile o economico-finanziaria strumentali alla realizzazione sistematica di frodi in danno del sistema bancario.
Dalle indagini è emerso che i sodali, attraverso collegamenti stabili con la casa madre, avevano minato con attività estorsive la libera concorrenza nella esecuzione di lavori edili, e si erano attivati in favore di soggetti candidati alle elezioni amministrative locali.
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