MORTE DEL CAPITANO NATALE DE GRAZIA, LEGAMBIENTE: “UN DOVERE CERCARE LA VERITÀ. ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL CICLO DEI RIFIUTI CHIEDIAMO DI RIAPRIRE IL CASO PER FARE DEFINITIVA CHIAREZZA SULLA VICENDA”
Ventiquattro anni fa, come Legambiente ha più volte denunciato, mentre indagava sulle navi dei veleni e sul traffico dei rifiuti radioattivi, veniva ucciso il Capitano di corvetta Natale De Grazia.
Una vicenda ancora senza verità e giustizia che Legambiente commenta così attraverso il suo presidente nazionale Stefano Ciafani.
“L’inchiesta pubblicata da Fanpage conferma gli scenari peggiori che Legambiente ha costantemente denunciato a partire dal 1994, con esposti, dossier e un sito – http://navideiveleni.legambiente.it/ -, chiedendo verità e giustizia su uno dei casi più oscuri della storia italiana. Un’inchiesta quella di Fanpage che conferma le denunce fatte negli anni Novanta dalla nostra associazione, a partire dall’esposto presentato il 2 marzo del ’94 presso l’allora Procura della Pretura di Reggio Calabria, in cui si chiedeva di fare luce su presunti traffici di rifiuti, anche radioattivi. Fu proprio partendo da quell’esposto che vennero avviate le indagini di cui diventò protagonista, per le sue capacità e competenze investigative, il capitano De Grazia. Dopo la sua morte, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1995, Legambiente ha continuato a pubblicare una lunga serie di dossier sulle cosiddette “navi a perdere” affondate nel Mediterraneo, come la Rigel, e i traffici di rifiuti radioattivi. Denunce ribadite nelle audizioni davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e riprese da diverse relazioni della stessa Commissione, senza che si riuscisse mai ad arrivare all’accertamento puntuale dei fatti. Per questo oggi – continua Ciafani – nel giorno del 24esimo anniversario della morte di De Grazia, chiediamo alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti di riaprire immediatamente il caso, partendo dai nuovi elementi dell’inchiesta pubblicata su Fanpage. Da parte nostra, rilanceremo l’azione del Comitato per la verità sulle navi dei veleni e sul caso De Grazia, a cui abbiamo dato vita nel 2007. Troppi finora i silenzi e troppe ancora le risposte che mancano. La ricerca della verità è un dovere. Lo dobbiamo prima di tutto a questo capitano coraggioso, premiato dal presidente della Repubblica Ciampi con una medaglia d’oro alla memoria proprio per il valore e l’importanza delle sue indagini sulle navi a perdere e sugli affondamenti sospetti nel Mediterraneo”.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta