Genova – Ci lavorano da tre giorni, per prima AMIU che ha effettuato la bonifica del sito. Stiamo parlando dei lavori propedeutici allo slurrydotto, sulla sinistra idrografica del Polcevera. Situato a Nord dei viadotti ferroviari lungo via Perlasca, il cantiere – cosiddetto C16 Nord – occupa una superficie pianeggiante di circa 18.000 mq e, dal punto di vista operativo, sarà destinato ad area di stoccaggio dei materiali necessari (carpenterie metalliche) per la realizzazione dello slurrydotto.
CHE COS’È LO SLURRYDOTTO?
Si tratta di un sistema di trasporto delle terre di scavo amiantifere – spiega Autostrade per l’Italia che realizzerà l’opera – utilizzato da decenni nell’industria mineraria e costituito da una tubazione nella quale il materiale, contenente eventuali fibre di amianto, viene miscelato a un certo quantitativo di bentonite (pompata a monte fino al cantiere di imbocco delle frese a Bolzaneto), in modo da evitare la dispersione delle polveri e creando una miscela sufficientemente liquida, chiamata slurry, da poter essere trasportata in sicurezza.
Lo slurrydotto correrà lungo il torrente Polcevera fino a mare, dove porterà la terre di scavo delle nuove gallerie previste per la Gronda di Genova.
Simona Tarzia
Potrebbe interessarti anche
https://fivedabliu.it/2019/10/09/gronda-di-genova-ecco-il-testo-della-mozione-approvata-oggi-alla-camera-lopera-si-fara/
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.