AUTOSTRADE PER L’ITALIA: ADEGUAMENTI PER NORMATIVA UE NON RIGUARDANO LA SICUREZZA STRUTTURALE DELLE GALLERIE
SU TUTTA LA RETE ASPI GIÀ ATTIVATE DAL 30 APRILE SCORSO MISURE COMPENSATIVE CHE GARANTISCONO I MEDESIMI STANDARD DI SICUREZZA E PREVENZIONE IN CASO DI INCIDENTE. LAVORI IN CORSO O COMPLETATI IN OLTRE IL 90% DELLE GALLERIE
Genova – In merito ad alcuni articoli comparsi sui media sul mancato adeguamento alla legislazione comunitaria delle gallerie autostradali appartenenti al network transeuropeo, Autostrade per l’Italia precisa che gli interventi previsti da tale normativa non riguardano, in alcun caso, la sicurezza strutturale delle gallerie. Tali adeguamenti consistono infatti nell’installazione di sistemi idrici, nella realizzazione di canali di scolo a bordo carreggiata, nell’illuminazione di aree di evacuazione, nell’implementazione di canali radio.
Sulla rete ASPI, l’adeguamento di tali impianti è in corso, o in alcuni casi già concluso, in oltre 90% delle gallerie interessate. Nel restante 10% i lavori sono in corso di aggiudicazione.
Lo scorso 30 aprile 2019 Autostrade per l’Italia, come richiesto dalla Commissione Permanente Gallerie del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha attivato una serie di misure compensative, avvalorate da un apposito studio sulla sicurezza, per garantire un livello di sicurezza e prevenzione pari o maggiore rispetto a quello che si otterrà alla fine degli adeguamenti in corso. Tali misure, notificate al MIT il 17 aprile 2019, consistono prevalentemente nel presidio delle gallerie ai fini antincendio, nel posizionamento di vasche di riserva idrica agli imbocchi di ciascun fornice, nell’adozione di kit assorbenti da impiegare in caso di sversamento di liquidi.
Solo lo scorso 6 novembre 2019, la Commissione Permanente Gallerie del MIT ha indicato ad ASPI la necessità di implementare ulteriori misure compensative, che la società si è impegnata ad attivare quanto prima, confermando tuttavia la piena idoneità dei sistemi adottati finora. Sul tema, ASPI sta mantenendo un confronto continuo con il MIT, per la gestione delle attività e delle relative misure compensative.
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