TRAVERSO, SIAP: “ORA SI COMINCI A CONCRETIZZARE L’USO DEL TASER SUL TERRITORIO NAZIONALE”
Genova – Dopo la sperimentazione partita nel settembre 2018 in dodici città italiane tra cui Genova, ieri è arrivato il via libera del CdM per l’uso della pistola taser.
“È stata una sperimentazione delicata di uno strumento efficace e potente che comunque deve essere utilizzato come “ultima ratio” in interventi drammatici per evitare l’uso dell’arma in dotazione che resta strumento determinante in caso di conflitti a fuoco”, spiega in una nota stampa Roberto Traverso, dirigente nazionale del SIAP, che poi ricorda il tragico TSO di Borzoli finito con la morte di Jefferson Tomalà, “un caso drammatico”.
“Dopo il via libera ottenuto con la sperimentazione, adesso il Dipartimento dovrà ottenere risorse adeguate non solo per l’approvvigionamento delle pistole taser ma specialmente per garantire un’adeguata e specifica formazione ai poliziotti – continua Traverso -. Occorre ricordare che in tutta la Liguria ad oggi sono stati assegnati solo due Taser a Genova e di questi uno non funziona da tempo per motivi tecnici.
Ribadisco che l’introduzione del Taser da sola non diminuisce in modo soddisfacente i rischi professionali dei poliziotti quando devono intervenire in situazioni critiche. In particolare restano ancora insoluti i problemi che da anni il SIAP sta evidenziando a chi di competenza, problemi che si evidenziano in particolare in occasione degli interventi di TSO (trattamenti sanitari obbligatori). Interventi su liti, risse, alla presenza di perone con problemi psichici, ebbene, c’è ancora moltissimo da fare e su questo la politica localee continua a fare delle grandi chiacchiere e parole”.
La competenza istituzionale dell’intervento tecnico dei TSO è affidata al Comune di riferimento attraverso squadre debitamente equipaggiate per affrontare attacchi con armi da sparo o da taglio, “tuttavia a Genova – spiega Traverso – la Polizia Municipale non è in grado di supportare adeguatamente gli interventi delle altre forze dell’ordine che degenerano in situazioni che necessitano di TSO. Ovviamente il personale della Polizia Municipale fa il possibile ma le criticità non dipendono da chi lavora ma da chi non è ancora riuscito a incrementare adeguatamente le squadre TSO ma soprattutto non ha messo in campo un protocollo d’intervento efficace, basato su un coordinamento adeguato. Non solo, continua ad essere assolutamente carente la presenza di supporto psicologico durante gli interventi di polizia che possono degenerare in TSO”.
Problematiche che il Siap intende trattare davanti al “Prefetto in occasione dell’incontro che il SIAP ha richiesto proprio in questi giorni”, conclude Traverso.
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