Genova – Inizia domani il processo contro il consigliere regionale Giovanni De Paoli, all’epoca in quota Lega, querelato dall’Agedo Genova – l’Associazione genitori di omosessuali – per aver pronunciato nel palazzo della Regione, il 10 febbraio 2016, la frase shock “se avessi un figlio gay lo brucerei in un forno”, udita in corridoio da due rappresentanti dell’associazione dopo un’audizione in commissione consiliare del coordinamento Liguria Rainbow.
Il consigliere, che a luglio dello scorso anno ha lasciato il Carroccio per aderire al Gruppo Misto, ha sempre smentito l’affermazione omofoba. Ora sarà la magistratura a fare chiarezza.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.