Centro Civico di Cornigliano, grave tentativo di censura alla nostra testata: il diritto all’informazione e il dovere di darla sono l’essenza della democrazia

Art. 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”

“Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’Autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’Autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni”.

Fivedabliu è una testata giornalistica iscritta nel Registro Stampa presso il Tribunale di Genova e come tale soggetta ai diritti e ai doveri di chi fa informazione.

Abbiamo appreso durante una Commissione Consiliare che venerdì 31 gennaio alle ore 17:00 si sarebbe svolta una riunione delle Associazioni corniglianesi presso il Centro Civico di viale Narisano.
Si trattava di un confronto con l’Assessore Matteo Campora, il Direttore Generale di Amiu Tiziana Merlino e il Municipio VI nella figura del suo Presidente, Mario Bianchi, e dell’Assessore Massimo Romeo, su temi di grande importanza per un quartiere sul quale pendono nuove servitù.
A far da moderatore Enrico Valli, presidente dell’Arci Rizzoglio e Consigliere municipale.

Al termine dell’assemblea, abbiamo ricevuto i ringraziamenti da diversi cittadini per essere stati presenti sia in quell’occasione che molto spesso sul territorio a raccontarne le criticità.
E proprio durante l’intervista a Giampiero Morstabilini, Presidente del Comitato Cornigliano per la Città, il “moderatore” Enrico Valli, senza mezzi termini e non solo verbalmente, ci ha chiesto di andarcene perché non invitati a quell’incontro organizzato da lui come Presidente dell’Arci Rizzoglio: “Mi meraviglio del perché c’è la stampa. Questa riunione l’ho organizzata io e voi non dovevate esserci.Chi l’ha invitati?”.

Ricordiamo al signor Valli che il Centro Civico è un luogo pubblico e che in quell’occasione stavamo esercitando un nostro diritto sancito dall’articolo 21 della Costituzione di cui evidentemente ignora l’esistenza.
Chiediamo all’Arci di stigmatizzare il comportamento del suo iscritto che si è dimostrato non certo aderente con le linee guida dell’Associazione che lavora tutti i giorni per la “solidarietà, attenzione ai bisogni, educazione e impegno”.
Il vergognoso tentativo di censura ci ha portato a riflettere su quale possa essere la preparazione istituzionale di una persona che non ha, pare chiaro,  gli strumenti necessari per coprire anche la carica di Presidente della Commissione II del Municipio VI. Chiediamo al Partito Democratico, di cui Valli è rappresentante proprio in questo Consiglio Municipale, di prendere le distanze da un personaggio che non fa onore all’Istituzione in cui opera.
Nell’era dell’informazione la mancanza di conoscenza è una scelta.

La Redazione

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