STOP ALLA CHIUSURA DELLA STRADALE DI SANREMO E FINALE LIGURE
La Liguria non può permettersi di perdere dei presidi di legalità su un territorio infiltrato dalle mafie. Politica e istituzioni possono ancora “salvare” i Distaccamenti di Sanremo e Finale Ligure
“La necessaria razionalizzazione ed ottimizzazione della risorse a disposizione non deve essere condizionata dall’aspetto privatistico imposto dalla convenzione tra il Ministero dell’Interno ed i gestori dei tratti autostradali che ovviamente pretendono che la Polizia Stradale operi sulle autostrade e quindi vengono sacrificati i presidi che operano sulle strade provinciali.
La chiusura dei Distaccamenti di Sanremo e Finale Ligure puó e deve essere scongiurata così come il SIAP è riuscito ad evitare la chiusura del Distaccamento di Carcare.
Attualmente il Distaccamento Polstrada di Sanremo dispone di 10 unità mentre quello di Finale Ligure di 7 unità, organici al “lumicino”.
In questi anni questi Reparti della Polizia Stradale hanno vissuto una lunga agonia “pilotata” visto che non sono più stati rinforzati ogni qualvolta un poliziotto è stato trasferito o è andato in pensione.
È stato un grave errore perché su un territorio sempre più infiltrato dalle mafie occorre investire sulla presenza di sicurezza qualificata anche sulle strade provinciali.
I politici e le istituzioni locali hanno il dovere di attivarsi per impedire un ulteriore impoverimento della sicurezza sul territorio ligure e in questo momento ci sono le condizioni favorevoli per poterci riuscire grazie al piano di rafforzamento degli organici della Polizia di Stato messo in atto dal Governo attraverso i concorsi pubblici che si stanno susseguendo dopo anni e anni di immobilismo malgrado le solite promesse pre elettorali.
Il piano di razionalizzazione della Polizia Stradale non è stato ancora definitivamente varato e oltre alla soppressione dei Reparti di Sanremo e Finale ligure sono previste altre 6 chiusure sul territorio nazionale.
C’è ancora spazio per eventuali modifiche. Martedì 11 febbraio presso il Ministero dell’Interno si terrà una riunione richiesta dalle organizzazioni sindacali per cercare di scongiurare la perdita di presidi di sicurezza sul territorio”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.