“Agire e Reagire”, il motto del Governatore Toti per le opposizioni è solo propaganda.
Rimane il fatto che l’attuale Presidente regionale è presente a qualsiasi manifestazione, canora, culinaria, di protesta o culturale e spesso in compagnia del sindaco di Genova, Marco Bucci. D’altronde quello che i genovesi hanno sempre criticato all’ex sindaco Marco Doria è la sua impalpabile presenza mediatica sostituita da un refrain che abbiamo sentito per 5 anni: “Però è onesto e corretto”.
Onestà che sembra una prerogativa necessaria per fare il politico (qui, nel Belpaese), ma che dovrebbe essere un dato scontato. Eppure la “casta politica” ne fa una medaglia da appuntare sulla giacca in campagna elettorale.
Scaduta la prima decade di febbraio, e mentre il Governatore è in campagna elettorale da mesi, il Centro Sinistra non ha ancora trovato una quadra perché non ha né candidato né programma. E Giovanni Toti lo sa, e sa anche di essere in discesa verso la rielezione.
Nel merito della campagna “Agire e Reagire”, il Governatore scrive: “Regione Liguria. Capaci di agire e di reagire è il modo che abbiamo scelto per raccontare la nostra regione. In questi anni diverse sono state le occasioni in cui abbiamo dimostrato queste qualità. La Liguria ha ripreso un suo percorso di crescita e di sviluppo, ma ha dovuto anche fronteggiare alcune situazioni drammatiche, prima di tutto il crollo del ponte Morandi e i danni delle grandi mareggiate. Queste emergenze avrebbero potuto tagliare le gambe alla nostra voglia di novità e di cambiamento. Invece, grazie alla solidità e alla capacità di reazione dei Liguri tutti e delle loro Istituzioni, la nostra regione ha dato all’Italia e a tutto il mondo una grande e concreta testimonianza di resistenza e di positiva reattività. Per questi motivi questa campagna istituzionale, oltre che fare il punto sulle principali iniziative di questi anni di lavoro, è un sentito tributo a questa terra, ai suoi abitanti e a quanti lavorano nelle Istituzioni perchè la Liguria continui a percorrere la strada di un futuro di crescita, di equità e di lavoro per tutti”.
Per l’attuale amministrazione è fare comunicazione, per le opposizioni è utilizzare denaro pubblico per farsi campagna elettorale.
E sembrano non scalfire l’epica corsa di Giovanni Toti verso la rielezione, le evidenti difficoltà della sanità ligure – il cui apice è l’odissea dei malati oncologici costretti a spostarsi da Genova a Savona per le cure -, o la continua chiusura di aziende nel settore del commercio, o il crack Qui!Group che ha messo in mezzo alla strada centinaia di persone. Per non parlare di Savona e delle aeree di crisi complessa, o del processo istruito dalla DDA di Reggio Calabria che vede coinvolto e condannato un Sindaco del Ponente ligure.
Tutto travolto dalle capacità indubbie di un “comunicatore” che sa fare propaganda. Nel merito, è di ieri un post di Toti che su un social puntualizza il suo punto di vista sulla campagna “Agire e Reagire”, e la risposta odierna di Gianni Crivello.
IL PD NON FACEVA CAMPAGNE? FORSE SI VERGOGNAVA O NON AVEVA RISULTATI DA COMUNICARE!
“Quella che l’opposizione chiama propaganda politica, noi la chiamiamo comunicazione, cosa che nelle precedenti amministrazioni si erano dimenticati di fare, con il risultato di far sprofondare la Liguria nel grigiore, nell’isolamento, nell’indifferenza e nel pessimismo più totale. Noi abbiamo riportato la nostra terra sotto i riflettori dopo decenni di anonimato: oggi siamo alla Bit, la fiera internazionale del turismo, presto partirà un’altra campagna negli aeroporti e lanceremo da Milano la stagione estiva. La nostra storia, le nostre tradizioni e il coraggio dei liguri che non si sono mai arresi neanche in questi anni difficili, non meritano di essere valorizzati? Per noi la risposta è sì e andiamo fieri della campagna AGIRE E REAGIRE, per cui la gente ci ringrazia per strada. Ma PD e M5S tra la gente non ci vanno, è chiaro! Le opposizioni che si lamentano della nostra comunicazione sono le stesse che non promuovevano la Liguria al Festival di Sanremo, lasciando spazio ad altre regioni. Vi rendete conto? Per non parlare del fatto che non avevano creato neanche una pagina social Fb mentre ora Regione Liguria ha quasi 50mila follower e comunica ai cittadini in tempo reale, 7 giorni su 7, con un live journal durante le emergenze, servizio sconosciuto dai nostri predecessori. Forse il PD non faceva campagne perché si vergognava o perché…non aveva risultati da comunicare!”
LA VERITÀ E IL GOVERNATORE TOTI
“A proposito della campagna della Regione “Agire e Reagire”, fatta con i soldi dei contribuenti, Toti ci ricorda che si tratterebbe di comunicazione e non propaganda. Noi restiamo comunque in attesa dei nomi dei finanziatori della sua“Fondazione Change” in particolare su chi finanziò la campagna elettorale di Marco Bucci.
Visto che Toti è un bravo comunicatore e sicuramente non avrà nulla da nascondere ”comunichi” quanto da tutti noi richiesto. E a proposito della propaganda un esempio, a dir poco scorretto da parte di Toti, che vorremmo smentisse! Toti dice: “Lo scolmatore del Bisagno: il più grande cantiere contro il rischio alluvioni”. É vero ma lo Scolmatore del Bisagno, e non solo, è stato voluto, e quasi totalmente finanziato, dai governi di centrosinistra nazionale, regionale e comunale.
La sua è comunicazione o propaganda elettorale?”.
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