Ricordo vittime ponte Morandi: presidio davanti alla sede di ASPI per non dimenticare 43 morti innocenti

Genova – 43 rose bianche lasciate davanti all’ingresso della Direzione di Tronco genovese per ricordare le vittime del 14 agosto 2018. E poi il blocco del traffico che alle 11e36, l’ora del crollo, è culminato con la solidarietà degli automobilisti in coda a Genova-Ovest che hanno accompagnato il dolore dei parenti con il suono ininterrotto dei clacson.

Così Egle Possetti, Presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi che ha organizzato la commemorazione a 18 mesi dalla tragedia: “Siamo qui anche per cercare di stimolare qualche novità positiva per la sicurezza di tutti i cittadini che percorrono le autostrade del nostro Paese”.
Poi sulla costruzione del nuovo viadotto precisa con rammarico: “Guardando i lavori provo rabbia e angoscia. Pensiamo che se il vecchio Morandi fosse stato demolito subito, quando i report parlavano di rischio crollo, o ristrutturato in modo sostanziale, i nostri cari sarebbero ancora vivi”.

st

Potrebbe interessarti anche

Prescrizione, i parenti delle vittime delle stragi italiane: “Non si possono lavare via i crimini”

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.