Genova – Cinquecento studenti provenienti da scuole italiane – di Genova, Milano e Roma – ma anche da Bahrain, Germania, Giordania, Israele e Turchia, partecipano quest’anno alla tre giorni di conferenze del GeMUN 2020, organizzata dal Liceo Deledda in collaborazione con il Comune di Genova, Regione Liguria, Fondazione F.U.L.G.I.S. e la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Genova.
Per la diciassettesima edizione di GeMUN (Genoa Model of United Nations) il tema che animerà la città da oggi a sabato 22 febbraio si intitola “Beyond Borders. Towards 2030”. I ragazzi si confronteranno su come si superano i confini, fisici e metaforici, facendo il punto della situazione da qui a dieci anni dall’Agenda Onu del 2030. La questione verrà affrontata attraverso la simulazione di un’assemblea generale delle Nazioni Unite, in sette diversi comitati tramite topics che tratteranno degli argomenti più disparati: dalla radicalizzazione alle microplastiche negli oceani. Tutto rigorosamente in inglese, la lingua ufficiale del progetto.
Così il Sindaco Marco Bucci alla cerimonia di apertura di oggi: “Una bella opportunità non solo averli qui ma avere dei giovani che si addestrano alla loro vita professionale. GeMUN rappresenta dunque un’opportunità per gli studenti di analizzare in maniera critica ciò che li circonda, cercando di risolverne i problemi. Questa conferenza permette a tutti coloro che vi partecipano di capire la potenza e l’importanza della cooperazione internazionale, strumento necessario per il miglioramento della società globale”.
All’inaugurazione super affollata anche l’Assessore alle Politiche culturali, Barbara Grosso, che si è detta “molto orgogliosa di ospitare più di 500 ragazzi che in questi tre giorni dibatteranno di problemi importanti che solitamente sono in mano agli adulti. È molto stimolante pensare che finalmente possano darci il loro punto di vista”.
Soddisfatto Antonio Opicelli, Presidente della Fondazione F.U.L.G.I.S., che ha dichiarato: “La giornata di oggi ci consente di far vedere l’eccellenza delle nostre scuole e il continuo miglioramento che stiamo cercando di apportare per i ragazzi e per questa città, così come per quello che è l’intero gruppo di scuole della F.U.L.G.I.S., ad esempio il Duchessa di Galliera che l’anno prossimo lancerà il nuovo corso di liceo delle Scienze Umane sezione Comunicazione, con attenzione per il giornalismo. Insomma tanti impegni che questi ragazzi bellissimi e bravissimi testimoniano meglio di quello che potremmo dire noi. Noi cerchiamo di prendere esempio dal nostro Sindaco straordinario, per un verso, e dai ragazzi con la loro freschezza, con la loro onestà e la loro energia, dall’altro”.
Quest’anno i fondi ricavati durante la tre giorni genovese saranno devoluti al progetto di Helpcode Italia Onlus, charity partner del GeMUN, “Donne e Giovani per la pace in Tunisia”. Un’iniziativa, nata per promuovere il potenziamento socio-economico delle donne, l’equità di genere e la valorizzazione del ruolo che donne e giovani possono avere contro la radicalizzazione e l’estremismo violento.
st
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.