Genova – È una donna di 72 anni il primo paziente in Liguria con il Coronavirus conclamato. La signora è ricoverata in buone condizioni di salute al Policlinico San Martino, dove verrà effettuato il secondo test di rito. Se risulterà positivo, si procederà a quello definitivo presso lo Spallanzani di Roma, il centro di riferimento per tutte le analisi.
La task force sta ora ricostruendo tutte le fasi della catena epidemiologica dei contatti: la settantaduenne si trovava in albergo ad Alassio, nel savonese, dall’11 di febbraio, con una comitiva di 146 persone di cui due erano già in vigilanza attiva perché provenienti da una ‘zona rossa’. Tutti saranno sottoposti ai test e all’isolamento volontario.
Lo stesso accadrà per i proprietari e il personale degli alberghi, il Sindaco di Alassio sta già firmando l’ordinanza interdittiva per le due strutture che hanno ospitato il gruppo: l’hotel “Al Mare” e l’hotel “Bel Sit” di via Boselli.
La donna era già stata visitata nei gironi scorsi, prima che scattasse l’ordinanza interdittiva regionale, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Albenga da dove era stata dimessa. Già rintracciati i sanitari con cui è entrata in contatto.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.