È notizia di oggi che 15 ragazzi associati ai gruppi armati sono stati rilasciati in Sud Sudan. Di età compresa tra i 16 e i 18 anni, i ragazzi erano stati presi prigionieri durante gli scontri nel nord del paese nel 2019.
Il rilascio, supportato dall’UNICEF, dalla Missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan e dalla Commissione Nazionale per il Disarmo, la smobilitazione e il reintegro sono avvenuti a due settimane di distanza dalla firma del Piano di Azione per porre fine a tutte le gravi violazioni contro i bambini da parte del Governo del Sud Sudan. Il Piano di Azione è il primo di questa tipologia e fra i più ampi piani firmati dalle parti dalla creazione del mandato sui Bambini e Conflitti Armati.
“Con l’insediamento di un nuovo governo di unità in Sud Sudan e, speriamo, una pace duratura, abbiamo la splendida opportunità di assicurare che nessun bambino venga lasciato in strutture militari – ha dichiarato Mohamed Ag Ayoya, Rappresentante UNICEF in Sud Sudan -. Il rilascio di oggi mostra l’impegno verso il Piano di Azione e io sollecito i comandanti nel paese di rilasciare tutti i bambini il prima possibile”.
I ragazzi rilasciati oggi vivranno in un centro di assistenza temporaneo dove riceveranno sostegno psicosociale e per i bisogni più immediati. Le loro famiglie verranno rintracciate, saranno valutati i loro bisogni di lungo periodo e realizzati piani individuali per il reintegro nelle loro comunità. Saranno poi riuniti ai loro familiari non appena l’UNICEF e i suoi partner li avranno localizzati. Qualora le famiglie non venissero trovate, verranno accolti da famiglie affidatarie mentre la ricerca continuerà. Inoltre, i giovani sono iscritti a un programma triennale di reintegro in cui un operatore sociale dedicato li guiderà nella lunga e spesso complicata strada per tornare a una vita civile ed evitare di finire nuovamente arruolati nei gruppi armati.
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