Alassio (SV) – Alassio è al secondo giorno di emergenza. Una situazione che oggi viene gestita dalla Protezione Civile con tanto di transenne davanti agli alberghi per impedire eventuali fughe ai turisti, ancora chiusi in camera sotto vigilanza attiva dopo il caso conclamato di contagio da Coronavirus della signora settantaduenne loro compagna di viaggio.
È successo ieri nel tardo pomeriggio, infatti, che due dei 146 ospiti sorvegliati abbiano tentato un rocambolesco rientro a casa, violando ogni regola della quarantena coatta e del buonsenso.
Per questo motivo e perché le condizioni di affollamento non sono tali da garantire le precauzioni dell’isolamento, Regione Liguria, insieme agli assessorati alla sanità lombarda e piemontese e con la collaborazione di Croce Rossa Italiana, sta organizzando i trasporti protetti che riportino a casa i gruppi di Pavia e Asti che non hanno avuto stretti contatti con gli infetti. Sono saliti a sei, infatti, i casi conclamati in Liguria, gli ultimi quattro registrati tutti tra questi turisti.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.