FERMATA DALLA POLIZIA LOCALE IERI POMERIGGIO PER ESSERE PASSATA COL ROSSO IN CORSO QUADRIO, HA FINTO DI AVRE IL CORONAVIRUS COL RISULTATO DI TROVARSI DENUNCIATA PER PROCURATO ALLARME
Genova – È stata sanzionata per aver “bruciato” il semaforo rosso e per la guida senza patente. Una donna di 59 anni ha ottenuto di peggiorare sensibilmente la propria posizione con una catena di bugie che la porteranno in tribunale di nuovo. È già stata infatti condannata diverse volte dal 1999 ad oggi per furto, furto aggravato e sostituzione di persona, e già sanzionata in passato per guida senza patente.
Sulle prima ha mostrato una patente scaduta agli agenti e, alla richiesta di un documento valido, ha detto di averlo a casa. Nella sua abitazione è stata accompagnata per recuperare la patente che ha detto di avere, ma ha mostrato quella della figlia. Quando ha capito che gli operatori della polizia locale l’avevano scoperta, ha finto di avere febbre e mal di testa alludendo al virus. Gli agenti, a quel punto, hanno indossato le mascherine ben sapendo, però, che se si fosse trattato di un vero caso positivo, sarebbe stato tardi per mettere in atto misure di auto tutela. Quindi hanno chiamato il 118 ed è scattata tutta la procedura. Al termine della visita e del test dei medici è risultato che non solo la donna non aveva il coronavirus, ma nemmeno una semplice influenza e addirittura nemmeno la febbre. Per questo è scattata la denuncia per procurato allarme.
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