Genova – “Una decisione sbagliata è sempre meglio che non decidere e noi siamo orgogliosi di prendere decisioni. Poi le decisioni si cambiano ma vanno prese, bisogna andare in fretta, è quello che chiede il mondo oggi”.
Parte dalla sua vena decisionista e imprenditoriale il Sindaco Bucci, che dal suo microfono in Consiglio Comunale lancia frecciate agli oppositori di sempre: “Il parco a Bombrini negli ultimi 20 anni non l’ha fatto nessuno. Noi abbiamo questo obiettivo e, signori ricordatevelo, voi invece non l’avete fatto”.
Il punto della discussione è la delibera sullo spostamento del parcheggio dei mezzi pesanti dalle aree di Campi, che Spininvest ha venduto ad Amazon, alla zona dietro villa Bombrini, quella che nell’Accordo di Programma doveva essere restituita alla cittadinanza per bilanciare, se fosse possibile, gli anni dell’acciaio, delle lavorazioni a caldo e delle lenzuola nere appese alle finestre.
“Il percorso che abbiamo individuato è molto semplice ed è sempre stato chiaro, nonostante qualcuno lo definisca nascosto”, continua il Sindaco che non perde l’occasione per mettere in chiaro alcuni suoi concetti sul tema principale in discussione in questi giorni in Consiglio: “Il percorso di modifica dell’Accordo di Programma prevede il parere del Consiglio di Vigilanza ed è stato fatto. Poi l’approvazione della norma transitoria che andiamo ad approvare oggi, qui in Consiglio Comunale, e infine la riunione con tutti i firmatari dell’Accordo che sapete sarà convocata nei prossimi giorni”.
Ai suoi avversari e “amici” dice che sarebbe meglio lavorare tutti insieme per il bene della città, “senza le polemiche elettorali di alcuni consiglieri regionali, che non si meriterebbero nemmeno di essere nominati dal Sindaco“. E sui toni da social dove “abbiamo visto tanta intolleranza e tanta violenza verbale”, scandisce: “Non è possibile continuare a esprimersi così, la città ci rifiuta se parliamo così, dobbiamo smetterla”.
Silenzio assoluto, invece, sulle dichiarazioni di Spinelli che prima della seduta del Consiglio di ieri aveva tirato il freno e annunciato il ritiro dei TIR da villa Bombrini.
Un ping-pong del quale ci piacerebbe vedere la fine e, soprattutto, capirci qualcosa. In ballo ci sarebbe anche la fiducia dei corniglianesi, ormai in deficit e sbilanciata da annunci e smentite e prove di forza.
“Come promesso ai Comitati di Cornigliano, possiamo cominciare subito i lavori di progettazione del parco e delle architetture sportive ma prima di poterci entrare è necessario eliminare il pericolo di esondabilità dell’area”, rilancia il Sindaco che poi però ribadisce l’opzione TIR e fa confusione: “Noi non siamo quelli del NO. Noi siamo quelli che lo facciamo e se troviamo qualcosa di meglio facciamo anche qualcos’altro”.
Che ci riesca è tutto da dimostrare.
Nella realtà, la delibera sul parcheggio temporaneo al posto del parco è stata approvata con 24 voti favorevoli della maggioranza e 14 contrari (Italia viva, Pd, Lista Crivello, Chiamami Genova, M5S, e Ubaldo Santi del Gruppo misto), dando il via alla modifica del PUC. E di certo questo non contrasta timori, paure e ansie.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.