Roma – Il Governo estende a tutto il Paese le misure restrittive già previste per la cosiddetta “Zona Arancione”. Il DPCM, che verrà firmato questa sera dal Premier Conte, andrà in Gazzetta Ufficiale domattina, quando entrerà in vigore.
“Sono consapevole della gravità di adottare queste misure per tutta la penisola ma non possiamo abbassare la guardia. Oggi è il momento della responsabilità e ognuno dve fare la sua parte“.
Sono queste le parole con le quali il Presidente del Consiglio ha annunciato il nuovo decreto, aggiungendo: “Sto per firmare il decreto Io resto a casa“.
“Sono costretto a intervenire per proteggere tutti noi e soprattutto le persone più fragili e vulnerabili. Le nostre abitudini vanno cambiate ora, per il bene dell’Italia, dei nostri genitori e dei nostri nonni. Il nostro dovere primario è fermare l’avanzata del Coronavirus”, ha continuato Conte che poi ha annunciato che non ci sarà nessuna Zona rossa ma che le misure saranno uniformi per tutto il territorio nazionale, “per questo confermo da subito che la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università sarà prorogata ovunque al 3 aprile” .
Si fermano anche tutte le manifestazioni sportive e il campionato di calcio.
Chiusi bar e ristoranti dopo le ore 18. Chiuse le palestre. Chiusi anche pub, discoteche, sale gioco, e sale bingo. Vietati matrimoni, funerali, e tutte le messe. Chiusi musei, biblioteche, teatri e cinema.
Non si fermerà, invece, il trasporto pubblico.
Quanto agli spostamenti al di fuori del Comune di appartenza, saranno consentiti solo per “comprovate esigenze lavorative, o situazioni di necessità, o motivi di salute”, che potranno essere giustificati con una semplice autocertificazione. Le modalità sono state definite in mattinata e il Ministero dell’Interno ha messo a disposizione un modulo da compilare ed esibire al momento del controllo, che potete scaricare dal sito del Viminale oppure direttamente QUI (la parte da compilare è a pagina 3).
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.