Ginevra – “Nelle ultime due settimane – ha dichiarato il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus nella conferenza stampa di oggi – il numero di casi di COVID-19 al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero di paesi colpiti è triplicato, ci sono più di 118.000 casi in 114 paesi e 4.291 persone hanno perso la vita. Altre migliaia stanno lottando per la propria vita negli ospedali.
Nei giorni e nelle settimane a venire, prevediamo che il numero di casi, il numero di decessi e il numero di paesi colpiti aumenteranno ancora di più. L’OMS ha tenuto sotto controllo questo focolaio 24 ore su 24 e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione. Abbiamo quindi valutato che l’epidemia di COVID-19 può essere caratterizzata come una pandemia. Pandemia non è una parola da usare con leggerezza o disattenzione.”
“Descrivere la situazione come una pandemia – ha proseguito il direttore dell’OMS – non cambia la valutazione dell’OMS sulla minaccia rappresentata da questo virus. Non cambia ciò che l’OMS sta facendo e non cambia ciò che i paesi dovrebbero fare. Siamo grati per le misure adottate in Iran, Italia e Repubblica di Corea per rallentare il virus e controllare le loro epidemie, perché sappiamo che queste misure stanno mettendo a dura prova le società e le economie, proprio come hanno fatto in Cina”, ha concluso il direttore dell’OMS.
Intanto Lombardia, Veneto e Piemonte premono per la chiusura totale e il Premier Conte, in queste ore, pensa a un nuovo giro di vite.
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