Coronavirus, emergenza senzatetto: a Genova strutture di accoglienza aperte 24h/24h

SONO OLTRE 50.000 LE PERSONE IN ITALIA CHE NON HANNO UNA CASA. ECCO LE MISURE PENSATE DAL COMUNE DI GENOVA PER I SENZATETTO DELLA NOSTRA CITTÀ

Genova – In una serie di incontri tra gli uffici del Comune e i referenti delle strutture di accoglienza, è stato deciso che l’accoglienza notturna diventerà continuativa, offrendo cioè uno spazio chiuso in cui poter stare 24 ore al giorno”.
Sono queste le misure del Comune di Genova per venire aiuto di chi, senza fissa dimora, avrebbe altrimenti grosse difficoltà ad adeguarsi al decreto #iostoacasa, rappresentando un potenziale pericolo per sé stesso e per gli altri.

L’accoglienza è stata organizzata, per quanto riguarda il Massoero, con l’ausilio delle realtà del terzo settore Afet e Agorà, già presenti nel Patto per i senza Dimora, che hanno convertito le ore lavoro dei servizi attualmente chiusi per effetto del DPCM 8 marzo (come le docce pubbliche e le mense) in ore di gestione diurna al Massoero. Anche Auxilium, Rifugio-Baobab (Massoero 2000-Il Cesto) e Ceis-Odissea hanno provveduto ad organizzare le strutture garantendo l’apertura 24h/24h con pasti interni o da asporto, questi ultimi per chi è in condizioni di povertà ma ha comunque una casa.
Le persone non possono lasciare la struttura che le accoglie senza un giustificato motivo, quindi se non per i motivi previsti nel modulo di autocertificazione.

“Abbiamo lavorato insieme ai volontari per offrire alle persone senza fissa dimora un luogo in cui essere accolte anche durante il giorno e abbiamo cercato di convincere gli ospiti dell’importanza di restare nelle strutture. Per chi vive sulla strada e ha molte fragilità è importante poter contare su un posto dove ripararsi senza il pericolo di contrarre il virus. Aspettiamo di vedere se l’accoglienza diurna che garantiamo sarà esaustivadichiara l’assessore ai servizi sociali Francesca Fassio -. Se riusciremo a intercettare altri senza fissa dimora non ancora accolti in strutture diurne, siamo pronti ad attivare un’altra struttura, per la quale abbiamo già individuato una sede, e potremmo anche allestire per l’accoglienza una tenda della Protezione Civile”.

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