Pescara – “La responsabilità della Montedison SpA, ora Edison SpA, del tutto coerente con il principio di derivazione europea “chi inquina paga”, è stata accertata dall’Amministrazione Provinciale di Pescara sulla base di un iter argomentativo decisamente plausibile, con motivazione puntuale ed articolata”.
È arrivata ieri la pronuncia del Consiglio di Stato sulla bonifica delle discariche 2A e 2B di Bussi, dove si trovava uno degli stabilimenti di produzione di materiali chimici per l’industria della Montedison Ausiliari (Ausimont), una sentenza storica che ha messo la parola fine a un lungo e importante contenzioso che ha visto l’azione di Edison contro la Provincia di Pescara, il Comune di Bussi, il Ministero dell’Ambiente e la Regione Abruzzo.
Dopo la precedente sentenza del TAR di Pescara, nel 2018, questa seconda condanna chiarisce definitivamente le responsabilità accertate e per questo Edison, in virtù del principio “chi inquina paga”, dovrà finalmente provvedere alla bonifica di quelle aree inquinate. Almeno questa bonifica non graverà sui cittadini e quel che rimane dei 50 milioni, inizialmente stanziati dal pubblico, potrà essere utilizzato su altri interventi di cui quel sito necessita, dalla bonifica della Tre Monti, ferma lì con tutte le sue gravi criticità, al vecchio polo industriale.
“Questa sentenza – dichiara Giuseppe Di Marco, presidente Legambiente Abruzzo – fa breccia come un raggio di sole primaverile in questo particolare momento di emergenza sanitaria che ci sta riportando con forza a rivedere le nostre azioni e ripensare i nostri modelli economici e sociali nell’ottica di un riequilibrio sempre più urgente e necessario del rapporto fra attività umana e ambiente. Ed è un passo importante verso la bonifica totale di quelle aree”.
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