Aulla: è crollato il ponte di Albiano Magra

Massa e Carrara – È successo questa mattina, intorno alle 10e22. Il ponte ANAS sul fiume Magra, che unisce la Statale della Cisa con la strada provinciale di Albiano, è crollato.

Pare che nella caduta sia stato trascinato un furgone. Fortunatamente il traffico era ridotto dalle norme sull’emergenza Covid-19, e questo ha evitato che l’incidente potesse diventare ancora più grave coinvolgendo un numero maggiore di mezzi, il ponte infatti è un’arteria importante per la valle del Magra.

Esce mentre scriviamo una nota dal Comune di Aulla a chiarire la situazione: “Si comunica che improvvisamente è totalmente crollato il ponte della Strada Statale 330, in adduzione alla Strada Statale 62 della Cisa. Sul posto si è immediatamente recato il Sindaco che ha avvisato il presidente della Regione Toscana, il Prefetto, il Questore, Anas. I Vigili del Fuoco e il 118 sono intervenuti immediatamente. Due i mezzi coinvolti. Non ci sono vittime. Un ferito vigile portato all’ospedale Cisanello”.

Al momento non si conoscono le cause del crollo e si attendono i rilievi tecnici che faranno luce anche sulle voci di una fuga di gas che circolano oggi.
Nei mesi scorsi lo stesso ponte era stato al centro di continue denunce di automobilisti che avevano evidenziato la presenza di numerose crepe. Lo stesso Comune di Aulla, l’8 agosto 2019, aveva mandato ad ANAS una nota protocollata alla quale era stato risposto testualmente che “il Viadotto Albiano in questione (già attenzionato e sorvegliato dal personale ANAS) non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica: sulla base di ciò non sono giustificati provvedimenti emergenziali per il viadotto stesso”.

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Leggi anche la lettera di ANAS al Comune di Aulla:

https://fivedabliu.it/2020/04/08/viadotto-di-albiano-forse-non-era-solo-una-crepa-gia-ad-agosto-2019-il-comune-di-aulla-aveva-richiesto-un-sopralluogo-ad-anas/

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.