Roma – Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito questa mattina, su delega della Procura della Repubblica capitolina, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del locale Tribunale nei confronti di Antonello Ieffi, indagato per i reati di turbativa d’asta e inadempimento di contratti di pubbliche forniture.
Le attività investigative, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, nascono da una denuncia effettuata da CONSIP S.p.A.– cioè la centrale acquisti della pubblica amministrazione – alla Procura della Repubblica di Roma, con riferimento a una serie di anomalie riscontrate nell’ambito della procedura di una gara, del valore complessivo di oltre 253 milioni di euro, bandita d’urgenza per garantire l’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale e apparecchiature elettromedicali.
In particolare, il lotto n. 6 della gara, per un importo di circa 15,8 milioni di euro, relativo alla fornitura di oltre 24 milioni di mascherine chirurgiche, veniva aggiudicato alla BIOCREA Società Agricola a Responsabilità Limitata. La medesima BIOCREA, con la sottoscrizione di apposito Accordo Quadro con CONSIP, si impegnava, tra l’altro, alla consegna dei primi 3 milioni di mascherine entro 3 giorni dall’ordine.
Sin dai primi contatti con la stazione appaltante pubblica, finalizzati all’avvio della fornitura, però, Antonello Ieffi che interloquiva per conto dell’impresa sebbene non risultasse nella compagine societaria, lamentava l’esistenza di problematiche organizzative relative al volo di trasferimento della merce, benché il materiale fosse già disponibile in un punto di stoccaggio in Cina. Permanendo l’inadempimento alla data di scadenza prevista nel contratto per la prima consegna di mascherine, attraverso la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane, veniva effettuata presso l’aeroporto cinese di Guangzhou Baiyun un’ispezione, che accertava che il carico dichiarato era inesistente. I successivi approfondimenti facevano emergere a carico di BIOCREA anche pregresse posizioni debitorie per violazioni tributarie, per oltre 150 mila euro nei confronti dell’Erario, non dichiarate in sede di procedura, e che avrebbero automaticamente escluso la società dalla gara.
In particolare, è stato ricostruito come Antonello Ieffi, essendo gravato da precedenti sia giudiziari (seppure non ancora definitivi) che di polizia, prima di partecipare al bando avesse intestato l’azienda a un prestanome, promettendo la cifra di 100 mila euro che sarebbero stati corrisposti dopo due anni, in modo da non comparire nel ruolo di proprietario effettivo della BIOCREA,
Inoltre, le risultanze acquisite hanno dimostrato come la BIOCREA, che ha un oggetto sociale del tutto estraneo al settore merceologico relativo alla gara (“coltivazione di fondi, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse”), fosse una “scatola vuota” destrutturata, caratterizzata da un vero e proprio stato di inoperatività, sintomatica della originaria e assoluta inidoneità della stessa, per totale assenza di dipendenti, strutture, mezzi e capitali, a far fronte alle obbligazioni nascenti da un contratto come quello originariamente aggiudicato.
Antonello Ieffi, fallita l’operazione con BIOCREA, tenta il bis per aggiudicarsi un altro appalto pubblico, questa volta relativo alla fornitura di guanti, occhiali protettivi, tute di protezione, camici e soluzioni igienizzanti, per un valore complessivo di oltre € 73 milioni di euro, utilizzando altro soggetto giuridico. La nuova società – DENTAL EXPRESS H24 S.r.l. – presentava, però, un’inesistente capacità economica pressoché sovrapponibile a quella della BIOCREA e in aggiunta, un socio e membro del consiglio di amministrazione risultava gravato da precedenti penali.
Anche in questo caso, all’esito dei controlli, CONSIP S.p.A. rilevava l’incompatibilità con i requisiti di partecipazione richiesti ed escludeva l’operatore economico dalla procedura.
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.