Genova – In tempi di emergenza sanitaria per il virus Covid-19 i prodotti di più difficile reperibilità sono le mascherine e i gel igienizzanti. Proprio per questo motivo sono in atto, su tutto il territorio nazionale, i controlli delle forze dell’ordine, e in particolare della Guardia di Finanza, per per stroncare speculazioni sui prezzi di prodotti di così difficile reperibilità per i cittadini. È In questo contesto Il Comando della guardia di Finanza di Genova su delega della Procura della Repubblica di Genova, ha effettuato perquisizioni presso produttori e distributori di gel e mascherine, oltre che presso commercianti che vendevano questi prodotti attraverso canali social. I controlli hanno riguardato oltre 60 esercizi commerciali, tra cui 40 fra farmacie e parafarmacie, della città che commercializzano mascherine chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3 e prodotti igienizzanti, al fine di valutare eventuali, sensibili oscillazioni di prezzo dovute proprio alla difficoltà di reperimento di tali prodotti in questo periodo.
Nello specifico, i finanzieri genovesi hanno rilevato i prezzi di acquisto e quelli di vendita praticati ai privati cittadini prima dell’emergenza sanitaria confrontandoli con quelli applicati dai primi giorni del mese di marzo. Le attività svolte hanno consentito di riscontrare presso alcuni esercenti percentuali di ricarico che hanno raggiunto anche il 330% del costo di acquisto e, nel caso delle vendite effettuate servendosi dei social network, anche superiori all’800%.
Ulteriore elemento di interesse emerso nelle attività ispettive riguarda il fatto che alcuni esercizi non avevano mai commercializzato mascherine e gel, la cui vendita è stata avviata solo in piena emergenza.
Al termine delle attività sinora condotte, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Genova 5 imprenditori titolari di attività commerciali per il reato di cui all’art. 501-bis del c.p. (manovre speculative su merci) e sono state complessivamente sequestrate oltre 1100 mascherine e circa 900 confezioni di gel igienizzanti, pari a 450 litri di prodotto. Ma la notizia positiva è che moltissimi esercenti hanno continuato a praticare prezzi sostanzialmente in linea con quelli precedenti all’emergenza, con ricarichi oscillanti fra il 20 e il 60% rispetto ai costi di acquisto. Costi che comunque hanno subito un lieve incremento rispetto alla fine dello scorso anno. Particolarmente apprezzabile il caso di un produttore di gel igienizzanti che ha ceduto i suoi prodotti al prezzo di costo, allo scopo di far fronte alla situazione di carenza esistente sul mercato. Vista la necessità di tali dispositivi presso le strutture sanitarie, i prodotti sequestrati, su provvedimento della Procura di Genova, sono già stati messi a disposizione della Protezione Civile.
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