Milano – Un passaggio ovviamente “dovuto, tecnico e formale”, come viene precisato, ma il dipartimento Ambiente, Salute, Sicurezza, Lavoro, coordinato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e che vede tutti i PM del pool impegnati nelle indagini sulle case di riposo, ha iniziato in questi ultimi giorni a iscrivere i vertici delle varie strutture nel registro degli indagati. Questa decisione anche a seguito delle numerose denunce ricevute e per poter effettuare nei prossimi giorni la ricerca di cartelle cliniche, protocolli e direttive interne. Si potrà così dare il via a interrogatori e alla raccolta di testimonianze.
Da quanto è stato dichiarato sia sul caso del Pio Albergo Trivulzio (affidato ai pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi) che su quello delle altre residenze gli inquirenti dovranno effettuare verifiche su tutte le morti avvenute da fine febbraio in poi. Al Trivulzio se ne contano, stando a quanto riferito, quasi 150. Una cifra simile anche al Don Gnocchi, struttura che ha sempre ribadito, però, che non c’è stata alcuna “negligenza” in relazione ai casi di contagi.
“Apprendiamo dalla stampa dell’iscrizione al registro degli indagati di alcuni dirigenti della Fondazione Don Gnocchi, nell’ambito di un fascicolo d’indagine aperto dalla procura di Milano. Come chiarito dagli stessi inquirenti, si tratta di un atto dovuto per procedere nelle indagini”. La “Fondazione Don Gnocchi ricorda che già nei giorni scorsi ha presentato alla procura della Repubblica di Milano una memoria che chiarisce, attraverso una corposa documentazione, la sostanziale infondatezza delle accuse rivolte
Tra i casi al centro delle indagini anche quelli della Rsa Virgilio Ferrari nel quartiere Corvetto di Milano, della ‘Anni Azzurri’ in zona Lambrate, di una casa famiglia nel quartiere Affori e di diverse altre, i cui legali rappresentanti, appunto, come quelli del Trivulzio, del Don Gnocchi e della Sacra Famiglia, saranno a breve indagati per poter fare accertamenti sui contagi tra il personale e tra gli ospiti. Anche in questo caso dovranno essere valutate decine e decine di morti, per un totale di centinaia in tutte le residenze su cui si indaga. Due fascicoli, quello sulla Rsa di Mediglia e un altro su una casa di riposo di Melegnano, sono stati aperti e trasmessi, invece, per competenza alla procura di Lodi.
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