CARCERI: ARCURI SBLOCCA LA MAXI COMMESSA DA 4.700 BRACCIALETTI PER I DETENUTI AI DOMICILIARI CHE HANNO UN RESIDUO PENA TRA 7-18 MESI. IL SERVIZIO AFFIDATO A FASTWEB
Roma – Con l’obiettivo di accelerare le misure messe in campo per il contrasto all’emergenza Coronavirus in carcere e poter così installare 4.700 braccialetti elettronici per la sorveglianza a distanza entro la fine di maggio, Domenico Arcuri, Commissario Straordinario per l’emergenza coronavirus, ha affidato la fornitura e il relativo servizio di sorveglianza a distanza a Fastweb, la stessa società con cui il Ministero dell’Interno aveva già siglato un contratto per 900 dispositivi.
Secondo quanto previsto dal Dl “Cura Italia”, era stata avviata nei giorni scorsi un’interlocuzione – si legge in una nota – tra il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il Commissario Straordinario, Domenico Arcuri, e il Ministero dell’Interno per garantire l’accelerazione delle installazioni di questi dispositivi destinati soprattutto alla detenzione domiciliare di quanti devono scontare una pena residua tra i 7 e 18 mesi, per alleggerire così il sovraffollamento attuale delle celle.
Fastweb, società aggiudicataria nel 2017 del bando del Ministero dell’Interno, provvederà anche alla manutenzione dei braccialetti elettronici aggiuntivi, così come ai servizi di connettività tra questi e un “Centro Elettronico di Monitoraggio”, istituito ad hoc per la sorveglianza dei dispositivi installati e l’interazione con le Forze di polizia, per comunicare in tempo reale le situazioni di allarme.
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