Roma – La Guardia di Finanza sta eseguendo un sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 18 milioni di euro nei confronti del clan mafioso degli SPADA.
Gli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Capitale hanno ricostruito le ricchezze illecitamente accumulate dagli esponenti di spicco del clan, tra cui il capo Carmine SPADA alias Romoletto, Ottavio SPADA, Armando SPADA, Roberto SPADA e Claudio GALATIOTO.
Le indagini economico-patrimoniali svolte, che hanno preso le mosse dalle operazioni di polizia “ECLISSI” e “SUB URBE”, hanno consentito di dimostrare che gli investimenti del clan erano possibili grazie alle estorsioni, usura e traffico di sostanze stupefacenti. Nonostante i Spada abbiano intestato le imprese a vari prestanome compiacenti apparentemente estranei alla famiglia, la confisca dei beni è comunque scattata grazie alla normativa contenuta nel “Codice antimafia”.
Nello specifico, si tratta del patrimonio aziendale – in tutto o in parte – di 19 società, 2 ditte individuali e 6 associazioni sportive/culturali site nel comune di Roma (per lo più ad Ostia) e operanti in svariati settori: la gestione di forni, bar, sale slot, distributori di carburanti, palestre, scuole di danza, nonché il commercio di autovetture e l’edilizia.
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