Genova – Il Consiglio Comunale dovrebbe essere il primo luogo di partecipazione, soprattutto in un momento così critico come questo che stiamo vivendo, tra lockdown, crisi sanitaria, economica e sociale. Eppure, nonostante non siano tate interrotte né le sedute delle Commissioni Consiliari né quelle del Consiglio Comunale, sembra che nella nostra città non esista il confronto sulla situazione Coronavirus. Lo denunciano i consiglieri di minoranza del Comune di Genova che in una lunga lettera al Sindaco Bucci dichiarano “paradossale che si debba assistere ogni settimana a un breve monologo informativo, da parte di Bucci, sulla situazione Coronavirus, senza la possibilità di un confronto, senza poter fare domande e quesiti per dare un contributo sincero e trasparente”.
Questo il testo con le riflessioni dei consiglieri:
“È dall’esplosione dell’epidemia di Coronavirus che, quali rappresentanti della minoranza eletta democraticamente dai cittadini genovesi nel Consiglio Comunale della sesta città d’Italia chiediamo, in maniera costruttiva, di poterci confrontare su quanto sta accadendo e accadrà a Genova, a causa degli effetti della pandemia. Mancano pochi giorni alla cosiddetta fase 2, ma in Liguria si contano ancora qualcosa come 1.000 morti.
La nostra Regione, a livello nazionale, è la seconda per decessi in rapporto agli abitanti. La Procura di Genova ha, come noto, aperto un’inchiesta sulle RSA genovesi per epidemia colposa, restiamo in attesa che si faccia luce, esprimendo la nostra totale fiducia nei confronti della Magistratura, tuttavia abbiamo il dovere e il diritto di riflettere sui nostri concittadini più anziani che ci hanno lasciato. Sul personale medico e infermieristico che ha perso la vita e/o continua a lavorare, spesso in condizioni inaccettabili di sicurezza. Certamente la Liguria e Genova rappresentano le realtà più anziane d’Italia ma, forse anche per questa ragione, era possibile immaginare che la pandemia facesse più morti che altrove. Morti che non sono solo numeri! Sono i genovesi che hanno ricostruito il nostro Paese, i nostri padri e nonni, persone dietro le quali ci sono famiglie, storie, vite. Si tratta di una generazione che se ne va senza un saluto, una carezza un sorriso da parte dei propri cari. Morti troppo numerose e terribili in luoghi creati per accudire gli anziani più in difficoltà e più fragili.
Il Sindaco è responsabile della salute dei cittadini, ma aldilà dei diversi livelli di competenza nazionale, regionale e comunale, chiediamo con ulteriore forza, dinnanzi a questa emergenza sanitaria, un confronto, un’analisi di quanto è accaduto e accade, per meglio comprendere quali saranno le scelte comunali per contrastare gli effetti del Covid 19.
Esistono urgenze come i tamponi e gli screening, ma anche aspetti economici che rischiano di travolgere le attività economiche presenti nella nostra realtà ad ogni livello. Le nuove povertà si stanno moltiplicando nella nostra città, il banco dei pegni è preso d’assalto, così come le richieste di prestiti e con essi tutti rischi che ne possono conseguire, usura compresa. Si tratta di situazioni pericolose che devono trovare uno spazio nell’azione politica del Consiglio Comunale.
Nel corso di queste settimane non sono state interrotte le sedute delle Commissioni Consiliari, del Consiglio Comunale e dei Consigli Municipali, naturalmente svolti in video conferenza, per licenziare delibere sulle tasse, su pratiche urbanistiche e in parte per trattare argomenti collegati all’emergenza Covid 19. Quindi appare paradossale che si debba assistere ogni settimana a un breve monologo informativo da parte di Bucci sulla situazione Coronavirus, senza la possibilità di un confronto, senza poter fare domande per dare un contributo sincero e trasparente e per riflettere insieme negli interessi della comunità genovese.
Ricordiamo che l’attuale amministrazione, in più occasioni, convocò gli Stati Generali per discutere di Silver Economy, circa due mesi fa Marco Bucci affermava: “Genova può diventare un laboratorio delle Silver Economy. Un’opportunità enorme per dare ricchezza al territorio e soprattutto soddisfazione alle persone di una certa età che vogliono avere un pensionamento felice, opportunità che da altre parti non ci possono essere“.
A distanza di qualche settimana chiediamo un confronto anche su questo aspetto, per riflettere, su una strage in atto, di coloro che sino a poco tempo fa rappresentavano un valore aggiunto per Genova, un valore al quale noi non vogliamo per nessun motivo rinunciare e vogliamo difendere, tutelare e sostenere”.
Gruppo Chiamami Genova
Gruppo Italia Viva
Gruppo Lista Crivello
Gruppo Misto
Gruppo Movimento 5 Stelle
Gruppo PD
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