Covid-19, pronto il nuovo DPCM che lancerà la fase 2. Calmierato il costo delle mascherine per evitare speculazioni

Roma – Prima di illustrare il contenuto del nuovo DPCM che ci traghetterà in una nuova fase che auspichiamo sia di ripresa dell’economia e non della virulenza, nella conferenza stampa di questa sera il Premier Conte si è lasciato andare a un grande preambolo dove ha sottolineato i grandi sforzi fatti dal Governo per arginare l’epidemia ma soprattutto ha posto l’attenzione sugli aiuti economici pensati per gli italiani, in testa i buoni alimentari e i 600 euro per le partite IVA.

Il nuovo DPCM, che partirà dal 4 maggio prossimo e sarà in vigore fino al 19 maggio, permetterà gli spostamenti all’interno della Regione di appartenenza e prevede una deroga per chi si sposta per motivi di lavoro e deve raggiungere regioni differenti dalla propria. Restano vietati gli assembramenti, sia in luoghi privati che pubblici, ma sarà possibile frequentare i parchi pubblici osservando le regole sulla distanza. Inoltre, se prima non ci si poteva allontanare dalla propria abitazione, con questo DPCM si potrà riprendere l’attività fisica, sempre mantenendo le distanze di sicurezza.

Le cerimonie funebri saranno possibili, rispettando il vincolo  della partecipazione al massimo di 15 persone e sempre con l’utilizzo delle mascherine e mantenendo le distanze di sicurezza. Si potrà acquistare cibo da asporto direttamente ma, nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale, il cibo non potrà essere consumato davanti al locale dove viene acquistato e neppure all’interno.
Riaprono anche il settore delle costruzioni e le aziende manifatturiere, col presupposto che rispettino le norme stringenti  per la sicurezza sul posto di lavoro.

Per il trasporto pubblico che vedrà un sensibile aumento dell’utenza che torna al lavoro, le aziende dovranno predisporsi per rispettare le norme che sono inserite nel DPCM.
Verrà messo a punto un meccanismo con le Regioni che dovranno informare tempestivamente il Governo sulla situazione sanitaria. Sulla base dei parametri che verranno trasmessi dalle Regioni,  se i dati sanitari fossero allarmanti, potrebbero scattare delle restrizioni che, nella sostanza, determinerebbero un ritorno alla fase 1.
Come ha sottolineato Conte, il pericolo di una recrudescenza del Covid-19 è reale, e quindi la ripartenza dovrà essere fatta con grandi cautele.

Per quanto riguarda la ripresa delle attività sportive, Conte ha dichiarato che sempre dal 4 maggio “Saranno consentite  le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionali dal Coni e dalle federazioni, ma solo nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, evitando assembramenti. Dunque allenamenti a porte chiuse per le discipline individuali

Sulla scuola il Premier ha dichiarato: “La scuola è al centro dei nostri pensieri e riaprirà a settembre. Tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio in caso di riapertura delle scuole. È in gioco la salute dei nostri figli, senza trascurare che l’età media del personale docente è tra le più alte d’Europa”.
Quanto agli esami di Stato, Conte ha voluto anticipare che “la ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza” 

Per il 18 maggio è in programma una riapertura del commercio al dettaglio, così da offrire uno sbocco economico alle aziende dell’ingrosso che apriranno il 4. Potranno ripartire  anche musei, mostre e biblioteche.
Per il primo giugno è prevista la riapertura di “bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici”.

Infine il Premier ha affrontato il problema delle mascherine, sollevato nei giorni scorsi anche da Federfarma: “Il commissario Arcuri con un ordinanza fisserà il prezzo delle mascherine chirurgiche a 50 centesimi, poi con una legge azzereremo l’IVA”, ha concluso Conte.

Scarica QUI gli allegati al DPCM su attività commerciali e codici ATECO, misure di protezione e nuovo Protocollo sicurezza sul lavoro

fp

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Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.