Il Presidente di Regione Liguria ha voluto anticipare il DPCM del Governo con un proprio Decreto Regionale che ha anticipato quello firmato da Giuseppe Conte nella giornata di ieri. Una lecita mossa politica in piena campagna elettorale che però ha suscitato qualche domanda nei cittadini che sono bersaglio di dirette sui social, conferenze stampa a reti unificate, e dichiarazioni variegate. In una nota, Roberto Traverso del SIAP, pone alcuni interrogativi che pubblichiamo sperando siano di contributo fattivo alla discussione in atto.
“Oggi, 27 aprile 2020 gli operatori delle Forze dell’ordine, durante i servizi anti Covid19, (che non dimentichiamolo mai si svolgono in stato di pandemia), hanno l’incombenza e la responsabilità di applicare norme vigenti contraddittorie.
Per esempio:
Il Governatore Toti, con l’ordinanza che entra in vigore oggi 27 aprile avrebbe introdotto un apertura che consente ad una persona di sconfinare dal proprio comune di residenza per andare, anche se per una sola giornata, ad effettuare manutenzioni presso la propria seconda casa.
Tale possibilità però non è prevista dal DPCM del 14/4/2020 “vigente” e non sembrerebbe neppure prevista dal DPCM di ieri 26/4/2020 che entrerà in vigore il 4/5/2020.
Ci troviamo di fronte all’ennesimo conflitto giurisprudenziale che si pensava fosse stato definitivamente risolto con il Decreto Legge 19/2020 (articoli 2 e 3) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25/3/2020.
In sostanza, l’articolo 3, comma 1 ha stabilito che prevalgono i Dpcm. Ma le Regioni possono prendere loro decisioni più restrittive, se ci sono «situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio o in una parte di esso».
Quindi di fronte a questa chiara interpretazione l’apertura di Toti non potrebbe essere introdotta e oggi sul territorio ligure dovrebbe essere ancora vigente il DPCM del 10 aprile 2020
Insomma in Liguria regna il caos ma “in mezzo alla strada ci sono le forze dell’ordine tra le quali i poliziotti impegnati da mesi ormai a far rispettare le norme anti Covid19 mettendo a repentaglio la propria salute salute”.
Di fronte ad una grave e preoccupante superficialità su un argomento così delicato come quello della salute pubblica, i poliziotti in attesa di urgenti chiarimenti da parte delle autorità competenti in materia (tra le quali l’Autorità Giudiziaria), dovranno far prevalere il buon senso come è stato fatto sinora, cercando di spiegare ai cittadini la situazione ed evitare che gli stessi patiscano le conseguenze di scelte politiche che dovrebbero essere in linea sul territorio e non basate su contraddittorietà propagandistiche.
Ricordo che quei poliziotti sono gli stessi che *attendono i tamponi faringei dalla Regione Liguria che come già reiteratamente denunciato dal SIAP non tampona nemmeno i sintomatici segnalati dall’Ufficio Sanitario Provinciale della Polizia di Stato”.
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