Londra – Boris Johnson torna alla guida della Gran Bretagna dopo essere definitivamente guarito dal Coronavirus che lo ha allontanato per tre settimane da Downing Street e costretto a tre notti in terapia intensiva.
Da oggi il Premier britannico lascerà la residenza di campagna di Chequers dove ha trascorso la convalescenza con la futura sposa Carrie Symonds, incinta di sei mesi e a sua volta reduce dal Covid-19, e riprenderà il suo posto.
“Un’iniezione di fiducia per il Regno Unito”, secondo il ministro degli Esteri Dominic Raab che ha sostituito il premier durante la sua assenza, ma anche di incoraggiamento per la Gran Bretagna che ha bisogno in questo momento di rimanere concentrata sul contagi. Infatti, ad oggi, si contano ben 20.713 vittime. E se è ancora troppo presto per parlare di una fine del lockdown, anche nel Regno Unito si è aperto il dibattito sulla ripartenza dell’economia, esattamente con succede negli altri paesi europei. Per aggiornarsi su tutti i dossier Johnson ha avuto venerdì un colloquio di tre ore con Raab e con il cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, numero tre del governo. Il ministro dell’Ambiente George Eustice ha annunciato che “le misure di lockdown saranno riviste tra un paio di settimane” mettendo in guardia sul rischio di “allentarle troppo presto”. Tra i nuovi provvedimenti che potrebbero essere presi, potrebbe esserci la quarantena di due settimane per chi arriva dall’estero, ma non è stato ancora deciso nulla. Il provvedimento non verrà comunque preso in considerazione qualora “gli arrivi dall’estero dovessero diventare un rischio difficile da gestire”. Intanto dopo il picco di sabato, con 813 vittime in 24 ore, è stato registrato il minore aumento di morti dalla fine di marzo, 413. Un dato positivo che dipende “chiaramente”, ha insistito il direttore medico del Nhs Stephen Powis in conferenza stampa, “dal fatto che il popolo britannico ha rispettato il distanziamento sociale”.
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