Caso mascherine, è bufera sui 50 centesimi. Confcommercio: “No al sottocosto”

ACCORDO ARCURI-FARMACISTI PER RIMBORSI. CONFCOMMERCIO AVEVA MINACCIATO LO STOP: “NO AL SOTTOCOSTO”

Alle farmacie che hanno acquistato mascherine e dispositivi di protezione ad un prezzo superiore ai 50 centesimi verrà garantito un “ristoro e assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal governo”.
Lo prevede un 
accordo firmato dal Commissario straordinario Domenico Arcuri con l’Ordine dei farmacisti, Federfarma e Assofarm.

Ma sul prezzo fisso per la mascherine deciso dal governo protesta Confcommercio.
La vicepresidente Donatella Prampolini ha 
minacciato lo stop alla vendita: “50 centesimi è un prezzo che non sta né in cielo né in terra”.
Secondo Prampolini “già 60 centesimi potrebbe essere un prezzo equo”, e poi rilancia: “Ci trovino un canale pubblico attraverso il quale fare grandi commesse garantite ad un certo prezzo e ce le mettano a disposizione”.

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