Genova – “Il giorno dopo la cerimonia sul completamento del Ponte di Genova lo posso dire senza temere strumentalizzazioni. Dalle sconcertanti immagini postate sui social si vede chiaramente come non vi siano state le minime condizioni di sicurezza per i giornalisti mandati a seguire l’evento”.
Commenta così Fabio Marante, Segretario regionale Cgil Liguria, l’assembramento di giornalisti nel cantiere per il nuovo viadotto.
“La sicurezza in cantiere vale per alcuni e per altri no? La struttura commissariale ha predisposto il solito recinto per i giornalisti che si sono dovuti ammassare senza potersi distanziare a meno di fallire il servizio: non solo non hanno lavorato in sicurezza, ma probabilmente non sono stati nemmeno nelle condizioni di fare domande”.
Le immagini di ieri hanno dimostrano come la struttura commissariale non sia stata in grado di garantire la distanza tra le persone: “Anche in questa occasione chiediamo alle istituzioni, in primis al Sindaco Bucci che è il Commissario Straordinario di quel cantiere, alle forze politiche, agli imprenditori di non derogare alle regole se non si è in grado di farlo nel modo corretto. La mia solidarietà e quella della CGIL va a tutte le giornaliste, ai giornalisti e a tutti gli operatori dell’informazione che ieri, nella giornata mondiale della salute e della sicurezza sul lavoro, hanno dovuto lavorare in quelle condizioni”, conclude Marante.
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