Riparte anche l’Italia del gioco d’azzardo, torna il Superenalotto
Con l’avvio della Fase 2 riparte l’Italia del gioco d’azzardo con Lotto e Superenalotto.
Dopo il fermo di un mese imposto dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli per contrastare la diffusione del Coronavirus, si riparte con la diffusione della ludopatia che, alla lunga, farà molti più danni di qualsiasi virus, in un momento di grave difficoltà economica soprattutto per i ceti meno abbienti. Rimangono chiuse le sale slot, i centri scommesse e le sale bingo.
Il fermo è costato all’erario un mancato incasso di circa 200 milioni di euro, perdita accettabile se consideriamo quanto costerà in termini economici ma soprattutto sociali la ripresa del gioco d’azzardo. Il montepremi sarà di 36,3 milioni di euro, che verrà vinto da uno solo ma con il contributo di centinaia di migliaia di italiani che, già in difficoltà economica, peggioreranno le loro finanze mettendo crocette su una schedina.
Purtroppo per gli italiani, questo è un ritorno alla normalità che non avremmo più voluto vedere. Cominceranno a fregarsi le mani i vari piccoli usurai che presteranno soldi ai potenziali ludopatici che sperpereranno i soldi di famiglia e le pensioni nella speranza, vana, di un colpo di fortuna.
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