Roma – L’idea di alternare la presenza a scuola degli alunni è un’ipotesi che “riguarda i ragazzi più grandi, una fascia di età che non metterebbe in difficoltà le famiglie. Sulle tecnologie, abbiamo già investito 165 milioni di euro per la didattica a distanza”. Per i più piccoli, invece, “dovremo immaginare altri spazi oltre quelli tradizionali: la scuola potrà aprirsi al territorio. Sfruttare parchi, ville, teatri, spazi di associazioni e realtà che collaborano già con le scuole”. Queste le parole della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che risponde alle critiche con un’attacco a “chi oggi fa polemica sulla scuola, fino a poco tempo fa se ne disinteressava. Altri sono autori materiali dei tagli lineari che hanno squassato il sistema. Ora servono onestà e collaborazione: cavalcare il malcontento è facile, meno mettere insieme il puzzle di decisioni che porterà a settembre”.
Anche per la scuola come per la sanità ci ritroviamo le macerie senza avere i nomi di chi le ha causate. Come sempre nessun colpevole.
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