Per la DDA è legato alla ‘ndrangheta: sequestrati 1,5 milioni di euro a Pino Sposato

GUARDIA DI FINANZA SOTTOPONE A SEQUESTRO IL PATRIMONIO DI UN IMPRENDITORE INDIZIATO DI APPARTENENZA ALLA ‘NDRANGHETA

Reggio Calabria – La Guardia di Finanza, su ordine della DDA di Reggio Calabria, ha eseguito il sequestro  di 1,5 milioni di euro nei confronti di un imprenditore edile che si sospetta essere in rapporti con il gruppo mafioso Sposato-Tallarita operante nella zona di Taurianova.

La figura di Giuseppe Sposato, questo il nome dell’imprenditoreera emersa nell’ambito dell’operazione “Terramara Closed” che si concluse , nel mese di dicembre 2017, dove all’imprenditore edile furono contestati i reati di “associazione per delinquere di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso, poiché ritenuti intranei alla cosca di ‘ndrangheta “Avignone – Zagari – Fazzalari – Viola”.

Il concetto di “seguire i soldi per trovare la mafia” funziona sempre, e infatti la Guardia di Finanza ha ricostruito, attraverso articolati approfondimenti sulle transazioni economico finanziarie e patrimoniali effettuate negli ultimi 20 anni, il patrimonio complessivamente accumulato dal nucleo familiare di Giuseppe Sposato scoprendo grandi differenze tra reddito dichiarato e patrimonio posseduto. È scattato così il provvedimento di sequestro di alcuni fabbricati e di denaro per un valore di circa 1,5 milioni di euro.

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