Genova – Una buona notizia per chi abita in via Militare di Borzoli: in questi giorni gli operai di A.S.Ter hanno montato un punto luce stradale sulla curva “la blindata”, che dovrebbe entrare in funzione entro la settimana prossima: “A.S.Ter sta facendo l’impianto dopo che, sia da parte nostra come Municipio VI che da parte del Comune di Genova, è stata conclusa la stipula del contratto con ENEL”, spiega il vicepresidente del Municipio Medio Ponente, Massimo Romeo.
E infatti era questa una delle complicazioni, cioè il costo troppo elevato per la partecipata. Ve lo avevamo raccontato nella nostra intervista di febbraio 2020: l’ultimo punto luce di proprietà di A.S.Ter è 850 metri sotto e dunque alla municipalizzata sarebbe costato troppo fare l’impianto. Il Municipio si era rivolto a ENEL per ottenere un allaccio ma la procedura sembrava molto lunga, e a questo si aggiungeva il fatto che non si tratta di concessioni che la multinazionale dell’energia rilascia con facilità.
Invece “gli operai stanno terminando l’impianto e non appena daranno comunicazione del completamento dei lavori, si procederà all’allaccio”, continua Romeo che poi precisa: “Stamattina ho fatto un sopralluogo con il funzionario tecnico di ENEL e abbiamo verificato che le operazioni di A.S.Ter fossero conformi alle necessità”, quindi fa una promessa: “Io spero che questo sia solo l’inizio di un cammino che ci porterà alla messa in sicurezza stradale della zona. Abbiamo fatto diversi sopralluoghi con i tecnici del Comune e con l’assessore ai Trasporti e Mobilità, Matteo Campora, e stiamo delineando un percorso con il dirigente delll’uficio Facility Management, Gian Luigi Gatti, un percorso che oggi ha visto la sua prima conquista“.
Soddisfatti i residenti: “Avere un punto luce stradale dopo 36 anni per noi è un bel risultato. È giusto dare anche notizie belle. Ora aspettiamo i miglioramenti sulla sicurezza stradale” sui quali, conferma Romeo: “Il Municipio sta lavorando. Non ci fermeremo al punto luce”.
Simonas Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.