Brescia – I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brescia stanno dando esecuzione a una “misura di prevenzione patrimoniale”, nei confronti di un imprenditore bresciano, con numerosi precedenti fiscali, che è riuscito a spendere e investire negli anni un “tesoretto” di svariati milioni di euro, a fronte di redditi medi dichiarati al fisco di soli 22.000 euro.
L’imprenditore era stato arrestato nel 2108 e nel 2019, a seguito di denunce per reati economico-finanziari, quali associazione per delinquere, frodi fiscali, riciclaggio, omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di documenti contabili, indebite compensazioni, aveva già subito un sequestro preventivo di 4 milioni e mezzo di euro.
Questo ultimo provvedimento, emesso d’urgenza dal Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica, è finalizzato a evitare che il patrimonio accumulato illecitamente possa essere venduto o, comunque, non più rintracciabile. Tra i beni rientranti nel “bottino” accumulato dall’evasore fiscale spicca di certo l’abitazione dal valore stimabile in circa 4 milioni di euro, che accorpa dieci unità catastali di pregio storico in un’unica residenza organica a seguito di un’imponente ristrutturazione.
Oltre 1.200 metri quadri di abitazione, oltre 100 metri quadri di garage, oltre 1.000 metri quadri di giardino, oltre 1.200 metri quadri di aree scoperte, piscina, circa 50 vani distinti, tra cui area benessere con vasca idromassaggio, sauna e bagno turco, sala cinema e palestra.
All’interno i militari hanno trovato opere d’arte, beni di arredo e orologi di lusso per un valore stimato di circa 2 milioni di euro. Tra le spese dell’imprenditore anche 1,2 milioni di euro per l’acquisto di 40 orologi delle più prestigiose marche di lusso: tra questi un orologio in oro bianco con fondo in madreperla grigio del valore di 50.000 euro, un altro in titanio dal valore di 85.000 euro nonché un orologio fatto a mano con disegno esclusivo pagato dall’imprenditore 120.000 euro. Ma ance una polizza assicurativa delle Isole Bermuda di circa 1 milione di euro liquidata su un conto ungherese e conti correnti inglesi con saldo di circa 2 milioni di euro e, ancora, oltre 3 milioni di euro detenuti in Svizzera e 6 milioni di euro in San Marino.
Il reddito dichiarato dall’imprenditore era di circa 22 mila euro all’anno, derivanti, in parte dall’attività in proprio e in parte dall’attività di mediatore creditizio.
Il sequestro disposto dovrà ora essere oggetto di convalida in sede di udienza dinnanzi al Tribunale, dove saranno valutate dai Giudici le eventuali giustificazioni circa la provenienza del denaro utilizzato dall’imprenditore per sostenere un così alto tenore di vita, che non appare trovare alcuna giustificazione nei redditi dichiarati al Fisco.
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